I possibili esordi nell'Italia di Spalletti durante la sosta per le Nazionali

L'ultima sosta della stagione, quella forse da seguire con maggior interesse per il valore delle partite in programma. Prima il Belgio, avversario dell'Italia stasera, che dovrà giocarsi le sue carte miglori per provare a ribaltare una situazione di classifica proibitiva; poi la Francia, sfidante degli azzurri domenica 17 novembre, in una gara che varrà il primo posto nel gruppo di Nations League in questione.

Tra i 23 convocati di Luciano Spalletti ci sono diversi nomi da sottolineare. Partiamo dalla difesa dei pali, in cui si riapprezza il ritorno di Alex Meret al posto di Michele di Gregorio nel ruolo di terzo portiere. Poi la riconferma di Okoli e Gatti nel pacchetto arretrato, lo stesso nel quale stupisce l'assenza dell'esterno atalantino Raoul Bellanova. A centrocampo è assente anche Pellegrini, mentre tornano Barella e Locatelli (chiamato in seguito all'infortunio di Ricci), e viene riconfermato Pisilli. Per quanto concerne il parco attaccanti Retegui e Kean sono confermatissimi, così come Raspadori e Maldini (gli stessi convocati per la precedente sosta). Manca Lucca, chiamato per le condizioni precare di Kean a ottobre, e spiccano ancora le assenze di Zaccagni e Chiesa.

Da questa rapida analisi ne abbiamo appositamente tenuti fuori tre. Quei nomi nuovi il cui utilizzo coinciderebbe con l'esordio assoluto in azzurro. Di chi si tratta?

Pietro Comuzzo

Che la Fiorentina avesse in cantiere un centrale così determinante era forse insospettabile a inizio stagione. A promuoverlo sono stati gli iniziali esperimenti di difesa a tre di Raffaele Palladino e il rendimento sottotono di Marin Pongracic. Due scenari che gli hanno permesso di conquistare la fiducia sul campo e di mostrarsi all'Italia come difensore aggressivo e al contempo ordinato, cliente scomodo per molti attaccanti che hanno affrontato la squadra viola in questo scorcio di stagione.

La possibilità di scendere in campo di Pietro Comuzzo in partite così delicate esiste, ma il cambio di un difensore centrale non è comune quanto quello che riguarda gli altri ruoli di movimento. Tuttavia, soprattutto in caso di esito positivo della prima sfida contro il Belgio, Luciano Spalletti potrebbe concedergli minuti nell'ultima avventura con la Francia.

Nicolò Savona

A fine mercato tutti immaginavano l'utilizzo di Danilo o del nuovo arrivato Pierre Kalulu come terzino destro titolare nella Juventus. Poi le condizioni precarie del brasiliano, unite all'infortunio di Bremer (a cui si è aggiunto ora anche quello di Cabal) hanno convinto Thiago Motta a schierare senza paura Nicolò Savona. Un esperimento approvato dal rendimento in campo, un terzino destro composto con uno spiccato senso del gol (già 2 reti in 11 di Serie A).

Spalletti ha spesso ampiamente modificato l'11 di partenza tra le due gare delle precedenti soste e, anche se in calendario non c'è una partita contro Israele da considerare più morbida, le sue quotazioni potrebbero salire dopo la sfida con il Belgio. Il senso della non convocazione di Raoul Bellanova potrebbe tornare se inquadrato dal punto di vista della volontà di provare il terzino bianconero con i nuovi compagni di Nazionale.

Nicolò Rovella

Il cervello e il motore della vincente Lazio di Baroni, una delle migliori squadre di questo avvio di campionato. Nicolò Rovella, dopo un anno vissuto abbastanza in ombra con Maurizio Sarri, è definitivamente esploso in tutte le sue migliori caratteristiche. E, con l'assenza di Ricci, tornato a Torino a causa di condizioni non ottimali, salgono le sue quotazioni.

Nella probabile formazione che Luciano Spalletti schiererà contro il Belgio stasera, Rovella ha più chances di partire dal primo minuto rispetto al rientrante nel giro Manuel Locatelli. Il CT ha deciso di non ignorare ulteriormente il suo evidente periodo di forma e concedergli spazio in questa sosta potrebbe inserire in fretta nei meccanismi un altro nome importante per il centrocampo azzurro.