I regali di Natale che la Juventus avrebbe voluto trovare sotto l'albero

Rimpianti natalizi e auspici che non si sono realizzati
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FBL-ITA-SERIEA-JUVENTUS-VENEZIA / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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La Juventus è arrivata a Natale senza mai perdere una partita in campionato: l'unica sconfitta per gli uomini di Thiago Motta è arrivata contro lo Stoccarda in Champions League, un aspetto che in sé potrebbe far immaginare un impatto idilliaco del nuovo tecnico e uno scenario da sogno per i bianconeri.

Accanto all'assenza di sconfitte però, ormai è un dato acclarato, occorre dare conto della pareggite che a lungo ha afflitto la squadra: ben 10 pareggi su 17 partite per i bianconeri, ancora lontani dal primo posto (9 i punti dall'Atalanta capolista). Vediamo dunque cosa avrebbe voluto trovare la Juventus sotto l'albero, considerando una prima metà di campionato fatta di luci e ombre.

1. Meno infortuni

Gleison Bremer
Gleison Bremer / Nicolò Campo/GettyImages

Thiago Motta è riuscito senz'altro a compensare, pescando dalla Next Gen e individuando soluzioni anche creative e coraggiose, ma è evidente che il tema delle defezioni abbia lasciato il segno sulla prima parte di stagione. Il riferimento principale è alla difesa: la Juve ha perso Bremer fino alla fine della stagione, dovendo dunque rinunciare al pilastro della retroguardia, e anche Cabal ha poi dovuto dare forfait a lungo termine.

Non sono mancati poi altri problemi, anche in reparti diversi: Koopmeiners e ancor di più Nico Gonzalez, ad esempio, non hanno potuto dare il loro contributo anche a causa, rispettivamente, di un problema alla costola e di un infortunio alla coscia destra (rivelatosi più grave del previsto). Nel mercato invernale, soprattutto in difesa, Giuntoli dovrà in qualche modo lavorare per rinforzare una squadra che si è trovata spesso con le scelte contate.

2. Un rendimento diverso dei colpi estivi

Teun Koopmeiners, Douglas Luiz
Teun Koopmeiners, Douglas Luiz / Jonathan Moscrop/GettyImages

La Juventus si è mossa con decisione a centrocampo e in attacco, nel mercato estivo, andando a investire risorse importanti su un obiettivo di lungo corso come Koopmeiners - trequartista ideale nelle idee di Thiago Motta - e su altri rinforzi di livello come Nico Gonzalez e Douglas Luiz.

Koopmeiners risulta a conti fatti un irrinunciabile, al netto del problema alla costola che lo ha tenuto fermo per quasi un mese, e Thiago Motta ha spiegato quanto le sue doti siano rilevanti anche al di là di quanto incida in attacco, al contempo è evidente che l'olandese non stia incidendo così come accadeva a Bergamo (e non stia ripagando i milioni investiti). Un discorso persino accentuato pensando a Nico Gonzalez e Douglas Luiz: nel primo caso gli infortuni hanno frenato l'impatto dell'argentino, pensando al brasiliano - invece - il rendimento è stato inferiore alle aspettative (anche prima dell'infortunio che poi lo ha frenato).

3. Un vice-Vlahovic

Arkadiusz Milik, Dusan Vlahovic
Milik e Vlahovic / Jonathan Moscrop/GettyImages

Un tema che si collega chiaramente a quello degli infortuni, il primo citato: Milik sembrava poter rientrare in tempo per dare il proprio contributo, prima della sessione invernale di mercato, ma l'infortunio rimediato in estate non ha mai dato modo al polacco di mettersi a disposizione di Thiago Motta.

L'allenatore bianconero ha dovuto fare affidamento sul solo Vlahovic come prima punta, anche a causa dell'infortunio di un Nico Gonzalez che - potenzialmente - potrebbe agire anche da prima punta, seppur adattato. Mbangula, Yildiz, Conceicao, Weah, Koopmeiners o persino McKennie: tutti elementi che si sono avvicendati (anche se brevemente) come fantasiosi vice-Vlahovic, come "falsi nove" o come soluzioni di emergenza in assenza di una vera e propria alternativa in attacco. Anche qui, come in difesa, qualcosa andrà verosimilmente fatto.

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