I rumors di mercato, le ambizioni dell'Inter e il futuro di Inzaghi: Ausilio a 360°
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A poche ore dal sorteggio di Nyon che vedrà l'Inter affrontare il Feyenoord agli ottavi di Champions, Piero Ausilio ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sport Mediaset per parlare, tra le altre cose, delle ambizioni del club nerazzurro e del futuro dei principali interpreti della squadra, come Simone Inzaghi e Davide Frattesi. Il ds ha inoltre spiegato il perché dell'immobilismo nel corso dell'ultima sessione di mercato. Ecco le sue parole.
L'Inter ha obiettivi più importanti di altri?
"Non è il caso di parlare di priorità soprattutto quando sei nel pieno della stagione, era importante per noi essere in corsa ancora per tutti gli obiettivi, come deve essere per una squadra come la nostra: è il minimo per noi. Noi giochiamo per provare a vincere, essere ancora lì in tutte le competizioni ci dà ancora più possibilità".
Cosa avete detto tu e Marotta alla squadra dopo la sconfitta con la Juve?
"Niente di particolare, va fatta una premessa. Tutti noi dirigenti siamo sempre vicini alla squadra, viviamo costantemente al centro sportivo. Si è approfittato di un momento per fare un punto di riflessione e richiamare il gruppo ai nostri comandamenti, all'idea e alla mentalità che deve avere la nostra squadra. Abbiamo detto ai giocatori di stare tranquilli e sereni, una partita si può perdere, non è successo nulla anche se ci spiace che la sconfitta sia arrivata dopo un primo tempo giocato bene. Ma il campionato è ancora lungo".
Sommer KO, i tifosi devono avere fiducia in Josep Martinez?
"Assolutamente! Anzi, visto che secondo qualche solone del calciomercato è stata un'operazione da criticare, preciso che abbiamo fatto un investimento in linea con le nostre possibilità su un portiere giovane, di prospettiva e che già in Italia aveva dimostrato di essere qualitativo. Non c'era bisogno di questo infortunio per dimostrare il valore del giocatore. In Coppa Italia con l'Udinese ha fatto molto bene e noi lo vediamo quotidianamente in allenamento. Sono convinto che sostituirà al meglio Sommer, che comunque aspettiamo presto perché l'importante è avere competitività in tutti i ruoli, portiere compreso".
Da Moratti e Thohir a Zhang e Oaktree:
"Le ho passate tutte in effetti... per me una società ma tante proprietà. Tutte diverse tra di loro, ma molto stimolanti. Oaktree si è presentata nel migliore dei modi, con tatto e delicatezza e con rispetto della struttura che hanno trovato. Non ci sono particolari cambiamenti anche se hanno portato diverse innovazioni. Sanno qual è la storia dell'Inter. Sanno che deve essere sempre competitiva. Il loro supporto non mancherà mai. Lo abbiamo visto a gennaio con l'operazione Sucic in ottica futura".
Inter poco attiva sul mercato di gennaio perché non c'era bisogno di rinforzi o perché non c'erano buone occasioni?
"Entrambe le cose. Resto convinto che la nostra sia una rosa all'altezza e completa in ogni riparto. Mandando in prestito Buchanan cercavamo una buona operazione sugli esterni e ci si è presentata l'opportunità Zalewski che abbiamo colto. Per il resto, non mi piacciono le rose troppe ampie perché sono difficili da gestire. Abbiamo due giocatori per ogni ruolo e siamo coperti in ogni zona del campo. Problemi in attacco? Abbiamo cinque giocatori in quel reparto...".
E Joao Felix e Asensio non erano occasioni?
"I rumors sono soprattutto legati alle attività degli agenti, che quando hanno da spostare un calciatore fanno telefonate e ne fanno tante... È normale che quando hai un giocatore importante come Asensio o Joao Felix... Ti anticipo io: rispondo a chi aveva detto che l'Inter aveva iniziato una trattativa per Joao Felix. È normale, sono opportunità che il mercato mette a disposizione e gli agenti, dovendo lavorare e anche volendo dimostrare ai propri assistiti che si stanno impegnando a trovare delle opportunità, tra questi arrivano anche le telefonate all'Inter. Noi abbiamo sempre detto a tutti, e ho detto quei due nomi per portare avanti un esempio, che davanti eravamo a posto così. Poi, se ci fosse stata qualche uscita, ma questo vale per ogni reparto, avremmo pensato a quale soluzione magari il mercato ci poteva offrire per completare la rosa come avevamo in testa. Ritornando sempre alla famosa rosa di due giocatori per ruolo, assolutamente competitiva, come pensiamo sia stata formata l'Inter in questa stagione e anche in quella passata."
Vi aspettavate di più da Taremi?
"Le statistiche e il valore di Taremi sono diversi. Ma so, per esperienza, che a molti giocatori è successo che l'ambientamento in Italia fosse difficile per chi viene da altre realtà. Non ha potuto giocare con continuità perché davanti ha Lautaro e Thuram. Non discuto i numeri, che sono un po'... particolari, ma vado oltre pensando alle prestazioni. La critica spesso non ha valutato l'importanza del suo lavoro in campo per i compagni. Quindi fiducia e sono convinto che miglioreranno anche i numeri".
Frattesi resterà all'Inter?
"Ha un contratto ancora lungo. So benissimo che il ragazzo ha nella sua testa l'aspettativa di giocare maggiormente e per le qualità lo meriterebbe. Sapevamo di un forte interesse della Roma, ma gli abbiamo fatto capire, in un confronto, che avrebbe avuto un presente e un futuro importante nell'Inter. E giocare con noi significa essere in lotta, oggi, su tutti i fronti. Finita la stagione ci metteremo a tavolino e decideremo insieme serenamente, ma voglio pensare che Frattesi rimarrà ancora a lungo nell'Inter".
Per il Mondiale per Club avrete a disposizione Sucic, Carboni e Pio Esposito?
"Sucic e Carboni confermo. Carboni sarà disponibile tra fine aprile e inizio maggio e farà parte del gruppo americano. Per Sucic manca solo la conferma dell'apertura di finestra di mercato aggiuntiva. Su Esposito prenderemo una decisione con lui e la Federazione visti i suoi impegni con l'Under 21. Decideremo il meglio per tutti, certo a noi piacerebbe".
Donnarumma a parametro zero sarebbe un'occasione?
"Ci mancherebbe che non fosse interessante. Ma debbo essere realista: abbiamo due ottimi portieri, Martinez ha un contratto lungo, abbiamo un'opzione per allungare quello di Sommer. Pensare già al 2026... è così lontano. E non credo che il PSG se lo lasci scappare".
Scudetto al Napoli e Champions all'Inter: firmeresti?
"Alzare la Champions? Sì, firmo. Ma firmo solo se c'è il trofeo, altrimenti no".
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