I tifosi dell'Atalanta sognano lo Scudetto, Gasperini pensa partita per partita
Dopo la vittoria in rimonta contro l'Udinese, l'Atalanta ha agganciato il Napoli - momentaneamente - al primo posto in classifica. La Dea sogna in grande, i tifosi intonano cori sognando lo Scudetto e Gian Piero Gasperini invita a sognare in grande, anche se lui preferisce mantenere i piedi per terra e sottolinea la differenza tra il progetto del big italiane e quello dell'Atalanta. Al termine del match contro i friulani, il tecnico della Dea ha parlato ai microfoni di DAZN.
"I tifosi devono poter sognare. La gente deve sognare e non le va mai tolta questa possibilità. Ma la realtà del campionato è diversa, parlare ora di Scudetto non serve a nulla, se mai se ne parlerà più avanti. L'Atalanta non ha l'ossessione della classifica, siamo solo felici del nostro risultato".
"Oggi (contro l'Udinese, ndr) eravamo troppo fuori fase nel primo tempo, non potevamo giocare per tutta la partita così male. Difendevamo male e giocavamo ancora peggio, abbiamo preso gol paradossalmente quando stavamo soffrendo meno. L'aspetto morale oggi è stato più importante. Di solito in queste situazioni si tende a lasciarsi un po' andare. Kossounou ci metterà poco a diventare un cardine di questa squadra, Bellanova ha dato la vivacità di cui c'era bisogno".
"Per me de Roon è un allenatore in campo, per me diventa molto difficile giocare senza di lui per tutte le varie soluzioni che riusciamo ad adottare durante le partite. È sempre l'interprete che ragiona con la mia testa e io con la sua. Ci capiamo sempre, a volte le indicazioni non vengono recepite, lui invece ha sempre chiaro in testa quello che serve. Per me è veramente insostituibile".
"Per Kolasinac ci sarà qualche problema per il ritorno in campo. Su Zappacosta dobbiamo vedere come sta il polpaccio, Djimsiti sta andando a fare la radiografia, speriamo non ci siano fratture, mentre su Zaniolo non sembrava un infortunio muscolare, non destava preoccupazione ma dobbiamo aspettare almeno un giorno".