Ibrahimovic racconta il mercato del Milan e vede una squadra rinforzata
Il Milan riparte da Gimenez in attacco, sostituendo di fatto Morata col messicano ex Feyenoord, dopo un mercato invernale ricco di colpi di scena e di sorprese sia in entrata che in uscita. Zlatan Ibrahimovic, a margine della presentazione di Gimenez, ha parlato del mercato appena concluso e delle prospettive rossonere dopo settimane così ricche di cambiamenti. Queste le sue parole:
"Siamo qui per presentare il nuovo attaccante del Milan. Lo abbiamo seguito tanto, anche in estate abbiamo provato ma non c'era la possibilità. Oggi è qui, questa è la cosa più importante. Ha grande qualità, ora si presenta lui perché poi dicono che io metto troppa pressione" riporta MilanNews.
Aspettative dopo il mercato: "Ieri è stata una giornata intensa ma sempre sotto controllo. Devo ringraziare tutti perché abbiamo fatto un grande lavoro e abbiamo fatto tutto quello che volevamo. Non siamo contenti della nostra classifica, abbiamo fatto cinque acquisti e cinque cessioni. Questa è la squadra che deve cambiare la situazione".
Gap diminuito rispetto a chi precede? "Abbiamo rinforzato la squadra. Se abbiamo diminuito il gap lo vedremo. Abbiamo fatto tutto dialogando con il mister. Secondo me abbiamo migliorato molto la squadra".
Un mercato da protagonista: "E' stato intenso e interessante. Ci sono stati tanti movimenti, devi fare tutto prima della chiusura. Quello che abbiamo fatto è quello che più o meno ci eravamo prefissati. Stiamo facendo un grande lavoro come team. Poi alla fine saranno i risultati a parlare".
Cosa è mancato: "E' mancata la continuità. Quando vinci hai più fiducia, se no devi ripartire e dare di nuovo continuità. Abbiamo alti e bassi, però siamo gli unici ad avere un trofeo. Il Milan gioca sempre per vincere e quando vince alza i trofei".
La rivoluzione: "Quando abbiamo iniziato il campionato credevamo in quello che avevamo fatto. Non siamo soddisfatti della situazione e quindi abbiamo deciso di cambiare con diversi innesti. Non siamo contenti, abbiamo un trofeo ma non siamo soddisfatti, vogliamo di più, abbiamo fame".
I colpi a fine mercato: "Ogni caso è diverso. In un affare ci sono tre soggetti che devono trovare un accordo. Alcune trattative sono state più lunghe, altre più veloci. Tutti sono arrivati dopo aver parlato con l'allenatore. Sottil lo abbiamo chiuso un minuto e mezzo prima della fine, per questo ci tengo a ringraziare gli avvocati e la segreteria che stanno facendo un grande lavoro. Sono giovani, hanno tanta fame e lavorano".
L'addio di Bennacer: "Lui ha chiesto la cessione. E' stato importante per il Milan, ha avuto degli infortuni, è rientrato a fine dicembre. Lui voleva una nuova avventura. Se viene e vuole cercare altro non deve rimanere qui. Abbiamo cercato la migliore soluzione per lui e per noi".
Messaggio ai tifosi: "L'ultimo scudetto che abbiamo vinto è merito anche dei tifosi. Noi siamo più forti con i tifosi al nostro fianco, sono molto importanti. Stiamo lavorando e facendo di tutto per portare risultati. Questa squadra è più forte con i tifosi. L'ultimo scudetto lo abbiamo vinto anche se per molti non eravamo nemmeno da top 4, ma abbiamo vinto con la spinta dei tifosi".
Gimenez: "Ha grande qualità, ha fame di fare gol. Mi ricorda Camarda, hanno la stessa fame di fare gol. Se non ce l'hai, non ce l'hai. Lui per me è bravo in area, può aiutare tanto la squadra. Che Milan trova Gimenez? Un Milan forte, giocherà con Leao, Pulisic, Reijnders, Walker e tanti giocatori che gli possono fare assist. Non ti preoccupare... Anche Maignan sa fare gli assist".
Le critiche: "La squadra è più forte con i tifosi. L'ultimo scudetto lo abbiamo vinto con loro. Io sono concentrato su quello che devo fare. Da calciatore amavo essere odiato".