Il bilancio dell'anno, le linee di Oaktree e il futuro: Marotta e il 2024 dell'Inter
Beppe Marotta saluta il 2024 e lo fa con una lunga intervista a Sky Sport, il presidente nerazzurro ha parlato della annata vissuta dall'Inter, tracciando un bilancio di quanto accaduto nell'ultimo anno e proiettandosi al contempo sul futuro, attraverso una disamina di vari aspetti della gestione del club e dell'approccio della proprietà.
Un bilancio dell'ultimo anno: "Direi che è l’anno dell’Inter nel quale c’è l’operatività di Giuseppe Marotta, anche, quindi chiaramente si coniugano queste due situazioni: il fatto di aver ricevuto molto dall’Inter e aver dato la mia esperienza all’interno di certi obiettivi. L’Inter è ritornata a essere una delle protagoniste più autorevoli, nel senso che la storia e il palmares di questa società calcistica ci dicono che i trofei vinti sono tanti, che le Champions League vinte sono tante, gli Scudetti vinti sono appunto 20 e quindi siamo tornati in quel palcoscenico più consono alla storia e in questo momento poi con la nuova proprietà stiamo dando continuità a questa situazione" riporta Calcio e Finanza.
I ruoli nel club: "La prima cosa è il rispetto dei ruoli, nell’Inter c’è l’allenatore, dall’altra parte c’è un direttore sportivo, c’è un vicedirettore sportivo, per cui in primis devo rispettare questi ruoli e quindi il ruolo di direttore sportivo, in questo caso di Ausilio, è quello di confrontarsi maggiormente con l’allenatore, ma siccome poi il nostro è un gioco di squadra, un team lavora proprio se c’è affiatamento tra le varie componenti, il confronto tra di noi è quotidiano. Quindi quasi tutti i giorni ci troviamo per parlare, magari seduti a tavola a pranzo. Parliamo delle varie dinamiche, ripeto, nel rispetto dei ruoli, ma sempre portando ognuno di noi la sua esperienza e la sua competenza".
La proprietà: "Devo dire che Oaktree è arrivata in punta di piedi e in modo molto silenzioso ma molto concreto e partecipe della vita del club e quindi il confronto, oggi, è quotidiano con loro ed è positivo, tutto volto a garantire continuità al club nella ricerca della sostenibilità che è finanziare la parte economica, e questa sostenibilità come hai sottolineato avviene attraverso delle linee guida che ci hanno indicato, che abbiamo concordato insieme e che dobbiamo mettere in pratica. Queste linee guida, come hai sottolineato, sono quelle di comporre una rosa che possa rispondere a dei limiti economici dal punto di vista del costo del lavoro, a un’età media che possa garantire anche il fatto di comprare, quindi acquisire, investire su giovani che rappresentano un patrimonio perché oggi avere un patrimonio all’interno dell’azienda è un elemento che contribuisce a dare sostenibilità. Questo è quello che noi stiamo facendo e che maggiormente faremo nella stagione futura, quello di garantire la massima competitività attraverso giocatori, magari meno vecchi rispetto a quelli che abbiamo oggi, ma che rappresentino anche qualità, professionalità e allo stesso momento anche patrimonio".
Inchiesta sugli ultras: "Intanto, chiaramente l’inchiesta è in corso e io non posso che innanzitutto esprimere gratitudine e ringraziamento alla magistratura, alle forze dell’ordine per l’opera che stanno facendo. Noi ci siamo messi a disposizione e stiamo collaborando al fine di debellare questo fenomeno che è straordinario in negativo e ha a che fare con il mondo dello sport e che forse è una delle prime volte che si verifica, che sono attività criminali che non c’entrano niente con i valori dello sport. Io ho vissuto, come te del resto, i decenni precedenti in cui c’era magari una violenza, una violenza fisica consumata all’interno o all’esterno dello stadio ma era nell’ottica di quello che era un fenomeno di calcio. Oggi siamo davanti a una situazione difficile per le Società da debellare e per questo ringrazio ancora e maggiormente la magistratura e le forze dell’ordine con le quali noi stiamo collaborando al fine di garantire trasparenza".
Il peso del Decreto Crescita: "Guarda caso nel momento in cui abbiamo attuato il Decreto Crescita le nostre squadre sono riuscite ad arrivare in fondo in tutte le competizioni in un’annata, Champions League, Europa League, Conference League in finale, ci siamo ritornati, l’Atalanta ha vinto cioè abbiamo messo a frutto quest’agevolazione. Credo che togliendoci quest’agevolazione torneremo ancora indietro nel nostro ranking. Meno spazio per gli italiani? Basta calibrare il fatto che tu hai questo strumento di agevolazione partendo per esempio da 2 milioni lordi. Due milioni lordi significa che metto un tetto verso l’alto e quindi evidentemente il mondo giovanile non viene toccato. Quindi assolutamente non si va a prendere un giocatore straniero di 16 anni, perché non hai un vantaggio, uno sconto fiscale, mentre tu porti in casa dei giocatori affermati che possono far crescere anche i giocatori che hai già con te".
Il futuro: "All’Inter sto bene, per cui assolutamente spero di dare e contribuire a dare risultati".