Il calendario di Serie A 25/26, il caos rinvii e lo spareggio Scudetto: parla Simonelli

Il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, ha commentato in conferenza stampa quanto emerso oggi in Assemblea e si è soffermato in particolare sulla data del sorteggio del calendario per il campionato 2025/26, toccando anche numerosi temi di attualità (dal caos rinvii alle polemiche per Atalanta-Lecce dopo la morte di Graziano Fiorita). Queste le parole di Simonelli:
"Abbiamo portato avanti i temi, lavorando sulle commissioni. Abbiamo fatto una lunga analisi del panorama dei diritti tv internazionali, che sono quelli su cui dobbiamo migliorare. Le prossime due assemblee si terranno a Roma in occasione della finale di Coppa Italia: esamineremo nel dettaglio il piano industriale, oggi accennato per le linee guida, di cui oggi abbiamo discusso molto. A Roma speriamo di poterlo licenziare. L'altra assemblea la faremo il 6 giugno, in occasione del festival della Serie A: in quell'occasione daremo il calendario, cercare di anticipare il più possibile è un obiettivo. Purtroppo siamo spesso costretti a comunicare le date in ritardo per via delle coppe, e capiamo sia un problema per i tifosi: vorremmo darle con il più ampio anticipo possibile, compatibilmente con l'impegno delle coppe. In futuro su alcune partite potremmo indicare delle X, magari indicando 7-8 partite su 10: all'inizio sarà più difficile, però mano a mano cercheremo di dare queste informazioni il prima possibile" riporta calciomercato.com.
Il calendario delle ultime giornate: "Il 9 maggio ci sarà Milan-Bologna alle 20.45 visto che poi ci sarà la finale di Coppa Italia. Lo sforzo della Lega è quello di dare un prodotto sempre più bello, amare il nostro calcio vuol dire passare per delle immagini sempre più accattivanti e vedrete quello che faremo a Roma. Il sabato 10 maggio ci saranno Como-Cagliari alle 15, Lazio-Juventus alle 18 e poi Empoli-Parma alle 20.45. Domenica 12.30 Udinese-Monza, alle 18 Torino-Inter e alle 20.45 Napoli-Genoa. Il lunedì Venezia-Fiorentina e poi Atalanta-Roma".
La Supercoppa italiana: "Mancano ancora due giorni alla scadenza, abbiamo già deciso di sollecitare i sauditi e la mia impressione è che, viste le quattro squadre che saranno coinvolte - Inter e Napoli per il campionato poi vedremo chi sarà la prima, Milan e Bologna come finaliste di Coppa Italia - io credo sia un panel abbastanza appetibile. La scelta è loro, contiamo di averla entro il 30 o giù di lì. Abbiamo altre alternative sul tavolo allettanti, non ci fasciamo la testa e abbiamo già delle alternative interessanti. Quali alternative? Per il momento sono tutte soggette a clausole di riservatezza".
Le polemiche sui rinvii: "Abbiamo ricostruito gli eventi e abbiamo convenuto che la Lega ha fatto la scelta tecnicamente più corretta. I temi erano diversi. Il primo legato alla notizia della morte del Santo Padre, arrivata con ANSA delle 9.58 e noi alle 10.30 siamo stati i primi fra tutti a sospendere il campionato, seguiti da tutti. Alle 19.58 abbiamo preso la decisione su quando recuperare le partite, il mantra che ci deve sempre indirizzare è recuperare - e oggi sono tutti d'accordo - alla prima finestra utile. E' quello che deve sempre avvenire e che avverrà nel corso del mio mandato: io vorrei evitare asterischi nel calendario. Se c'è la possibilità di rinviare le partite il prima possibile, abbiamo scelto la prima data utile che era il mercoledì. Ci poteva essere anche il martedì, sarebbe stato anche più conveniente, però ci era sembrato inopportuno il giorno dopo la morte del Santo Padre. Abbiamo scelto la prima data utile e abbiamo scelto di giocare tutte e quattro le partite nello stesso momento vista la Coppa Italia la sera".
Atalanta-Lecce: "Sul tragico evento che ha colpito il Lecce credo che la Lega abbia mostrato grande sensibilità nei confronti del lutto che ha colpito il Lecce e la famiglia Fiorita. Oggi abbiamo rinnovato le condoglianze. Abbiamo riprogrammato immediatamente la partita, era quello che si poteva fare. Non dico 'the show must go on', ma siamo la Lega calcio: dobbiamo occuparci di mandare avanti il calcio e di avere un campionato il più regolare possibile. Siamo andati incontro a tutte le esigenze possibili, ma dovevamo tutelare la regolarità del campionato, che non poteva prevedere un rinvio di una partita così delicata, rilevante per Champions e salvezza. Io dico tutti bravi dal divano, citando una trasmissione tv, a criticare la Lega. Abbiamo preso la migliore delle decisioni possibili, che rispettasse il lutto del Lecce e della famiglia, ma anche milioni di appassionati di calcio che hanno necessità di un campionato regolare. Questa sarà sempre la linea che ci guiderà, evitare rinvii delle partite e giocare il prima possibile".
Inter-Roma: "Parliamoci chiaramente: non mi sarei sognato di far giocare nessuna squadra in concomitanza col funerale del Santo Padre. Il sabato pomeriggio o la sera si sarebbe potuto giocare, come si sono tenute tante altre cose. Però alla fine, anche d'accordo con le due società, abbiamo deciso di spostare quella partita a domenica. Personalmente non l'avrei fatto, avrei fatto giocare l'Inter il sabato sera, per garantire ai nerazzurri lo stesso riposo del Barcellona e per consentire a una squadra italiana che ci rappresenta di poter competere ad armi pari".
I funerali del Papa: "Direi che avrei tenuto il campionato, spostando la partita della Lazio che evidentemente non si poteva tenere, perché a Roma non era possibile a livello logistico. Io avrei spostato la partita delle 15 alle 18, per allontanarci il più possibile dal funerale e la partita delle 18 alle 20.45. Mi sembrava una soluzione logica, però poi sentendo tutti, anche con grande responsabilità delle squadre coinvolte, abbiamo deciso di giocare tutto la domenica. A mio modo di vedere il mondo è andato avanti, ma mi risulta che anche il San Lorenzo abbia giocato. Data da destinarsi? Non vogliamo spostare le partite rispetto alla giornata in corso. Cercheremo sempre nei limiti del possibile di evitare rinvii. A maggior ragione in un momento delicato come quello di fine campionato".
Ancora sul Lecce: "Non vorrei parlare di questo. Capiamo il lutto del Lecce e la delusione del non essersi visto rinviare la partita, però credo di aver spiegato la logica. Poi mi permetto di ricordare a tutti che in tutti gli altri sport, quando capitano eventi tragici, comunque si gioca. Io ricordo Schumacher che ha corso il Gran Premio con la scomparsa della madre avvenuta il giorno prima. Ricordo la morte di Senna a Imola: la gara si fece lo stesso. Non voglio dire che lo sport deve essere insensibile a questi lutti, abbiamo cercato di avere il massimo della sensibilità possibile. Oltre questo non si poteva andare".
Atalanta-Lecce senza attendere il funeraledi Fiorita: "Intanto la data non era pronosticabile, si rischiava di andare al mercoledì e poi c'è Lecce-Napoli il sabato. Avremmo dovuto garantire il riposo, ripeto: abbiamo preso l'unica scelta che avrebbe consentito di garantire regolarità al campionato per tenersi il più lontano possibile dal tragico evento capitato. Però non c'è nessuna regola che imponga il rinvio, è stato solo il buon senso che ha portato a rinviare alla data più lontana possibile".
Spareggio Scudetto: "Sul dove mi pare ci siano regole chiare, sul quando dipende da una serie di eventi. Tutti vorremmo avere l'Inter in finale di Champions League, in quel caso bisognerebbe trovare una data successiva: l'ultima di campionato è il 24-25 maggio, il 31 c'è la finale. Non mi sembrerebbe opportuno mettere lo spareggio tra le due, però non lo so: non ci siamo posti il problema e vorremmo porcelo perché vorrebbe dire che l'Inter è andata in finale di Champions League".
Tema ordine pubblico: "Ma sono abituato a fasciarmi la testa quando me la sono rotta, vedremo".
Contemporaneità a fine campionato: "Le ultime due giornate prevedono la contemporaneità per tutte quelle che si giocano lo stesso obiettivo".
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