Il casting tutto italiano per la panchina del Milan e la posizione di Furlani

  • Furlani centrale per le scelte strategiche, DS in primis: Ibra più defilato
  • Fabregas perde posizioni? Possibile permanenza al Como
  • Allegri-Conte con De Zerbi sullo sfondo
Milan
Milan / Marco Canoniero/GettyImages
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Le valutazioni sul futuro del Milan sono strategiche e cruciali per indirizzare ciò che accadrà nell'arco dei prossimi mesi, valutazioni che passano anche dagli equilibri interni pronto a spostarsi e a ridefinirsi: si sottolinea in particolare come Giorgio Furlani sia individuabile ad oggi come l'uomo di riferimento del club, rispetto a Zlatan Ibrahimovic. Secondo calciomercato.com, infatti, il viaggio a New York per parlare con Cardinale avrebbe in qualche modo posto il timbro sulla centralità di Furlani rispetto a un Ibrahimovic meno decisivo soprattutto sul fronte direttore sportivo, scelta appunto cruciale per il futuro del club (col tema allenatore sullo sfondo).

Una panchina italiana

Furlani ha incontrato Fabio Paratici, un confronto vicino alle 6 ore in cui si sarebbe emersa una buona sintonia tra le parti, tale da immaginare un accordo senza colpi di scena perlomeno sul fronte DS (con firme nella seconda parte di aprile). Il tema dell'allenatore è stato ovviamente tra quelli trattati: Conceicao spera ancora in una conferma ma l'ipotesi di vedere il portoghese ancora in rossonero appare comunque meno probabile rispetto ad altre candidature, rigorosamente italiane.

Questo è il filo conduttore dei potenziali nuovi tecnici, che si tratti di figure più o meno esperte: secondo cm.com perderebbe quota l'idea Fabregas, il discorso vedrebbe invece Antonio Conte e Massimiliano Allegri come obiettivi e Roberto De Zerbi come outsider. L'arrivo di Paratici fa sì che Conte diventi automaticamente un candidato valido, al contempo per Furlani sarebbe Allegri il candidato più in linea con le esigenze del club.

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