Il corteggiamento del Milan, il poster di Ibra e il sogno di un top club: parla Lucca

Lorenzo Lucca
Lorenzo Lucca / Image Photo Agency/GettyImages
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Lorenzo Lucca è senza dubbio uno dei protagonisti della stagione sorprendente che vede l'Udinese al decimo posto con la speranza di conquistare la qualificazione a una coppa europea. Non sarà facile vista la forte concorrenza, ma i friulani possono contare sull'apporto realizzativo del centravanti classe 2000, arrivato al decimo gol in campionato e intervistato dal Corriere della Sera a proposito dell'interessamento dei top club in ottica mercato.

Sul corteggiamento del Milan:
"Leggo poco i giornali per non farmi distrarre. L’apprezzamento di una società così grande mi ha fatto piacere, ma ho cercato di non perdere il focus sul mio percorso"

È la stagione della consacrazione?
"Sono contento del mio rendimento e dell’aiuto che do alla squadra. Rispetto alla scorsa stagione non siamo cambiati molto a livello di organico, piuttosto come mentalità. Ma non mi sento appagato, voglio migliorare ancora".

Su Kosta Runjaic:
"Ci ha dato una grande mano, eravamo reduci da una stagione durante la quale ci siamo salvati nelle ultime giornate. Ma nell’estate scorsa ci hanno raggiunto giocatori che ci hanno permesso di alzare il livello come Alexis Sanchez e Ekkelenkamp".

Tornando indietro, calcerebbe di nuovo il rigore al Lecce, a discapito di Thauvin?
"Durante le partite c’è tanta adrenalina, io ero su di giri, in quel momento mi sono sentito di andare sul dischetto e l’ho fatto. Ho segnato e abbiamo portato a casa i tre punti".

D’accordo, ma il rigorista designato non era lei …
"Sono un attaccante e come tale vorrei sempre fare gol. Se non segno, sono di cattivo umore tutta la settimana. Se vuol sapere se ho rovinato l’equilibrio del gruppo le rispondo di no. Tutto è tornato come prima".

Sulle scuse social:
"È stata una mia idea. Poi, prima della successiva gara con il Parma, ho parlato con il mister e ci siamo chiariti. Ci siamo detti che non era successo niente e la sostituzione che era avvenuta a Lecce, dopo il rigore, non era una punizione. Mi ha ribadito che in caso di penalty nonostante anche io fossi rigorista, Thauvin aveva la priorità. Poi, certo, quello show di Lecce ce lo saremmo potuti evitare".

Qual è l’obiettivo dell’Udinese?
"Provare a prendere le squadre sopra di noi. La classifica si è accorciata, vediamo dove saremo prima della sosta".

L’attaccante di cui aveva il poster in camera?
"Zlatan Ibrahimovic".

Gliel’ha detto quando lo ha incrociato nella gara d’andata?
"No, in quel frangente abbiamo parlato dei miei trascorsi in Olanda: sono stato il primo italiano a giocare nell’Ajax ma forse sono approdato nel periodo sbagliato".

Il suo sogno?
"Vestire più spesso la maglia azzurra e andare al Mondiale".

È consapevole di avere caratteristiche che pochi attaccanti hanno?
"Al momento il mio top club è l’Udinese. Poi con il lavoro e i gol so che le occasioni arriveranno di conseguenza. Del resto, chi non punta a una big?".


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