Il disappunto della Lazio e i problemi logistici per i rinvii della 33ª di Serie A

È stata una giornata caotica quella del 21 aprile 2025, coincisa con Pasquetta, generalmente una data per riunirsi in gruppo e festeggiare, ma che verrà per sempre ricordata come il giorno della scomparsa di Papa Francesco. La notizia, arrivata in tarda mattinata, ha segnato il mondo cattolico e ha generato delle conseguenze anche su quello del calcio italiano, per cui era in programma un calendario intenso.
Dal rinvio delle ultime quattro sfide del 33° turno di Serie A a quello integrale delle 10 di Serie B, posticipate addirittura al 14 maggio. I tifosi hanno vissuto quindi una Pasquetta senza calcio, sospendendo i pensieri riguardanti gli obiettivi stagionali o ritardandoli di almeno qualche giorno. La decisione della Lega Serie A, giunta nel corso della giornata, ha individuato la data di mercoledì 23 aprile, alle ore 18:30, come la prima utile per recuperare le sfide appena rinviate, e le polemiche e i problemi logisitici non sono mancati.
Il disappunto di Lotito e della Lazio
Il disappunto più forte è arrivato dalla Lazio, che dopo il tour de force che l'ha vista sconfitta in Europa League per mano del Bodo-Glimt, in un doppio turno affaticato dal derby con la Roma fra le due sfide, sarebbe stata impegnata a Genova contro il Grifone di Vieira. In una nota di protesta formale inviata alla Lega e, per conoscenza, al Coni e alla Figc, la società ha espresso il dispiacere per una scelta "comunicata senza preventiva consultazione con la nostra società" e che "non tiene conto degli impegni istituzionali che coinvolgono il nostro club".
La società di Claudio Lotito "squadra storica della Capitale, ha infatti espresso la volontà e il desiderio unanime" di partecipare all'omaggio "a Sua Santità, previsto nello stesso giorno". Un recupero che quindi causerebbe, stando alle parole usate nel comunicato una "inopportuna sovrapposizione" che impedisce la partecipazione "a un momento storico significativo per la città di Roma e tutta la comunità laziale".
Nonostante la protesta emersa dalla nota, non sembra che la Lega Serie A sia disponibile a trovare una soluzione alternativa per far disputare Genoa-Lazio in un'altra data.
I problemi logistici della Fiorentina e il rinvio a poche ore da Torino-Udinese
Problemi logistici molto più invasivi hanno riguardato invece la Fiorentina di Raffaele Palladino, che aveva già sorvolato il mare per scendere in campo a Cagliari. La trasferta in Sardegna è chiaramente una delle più scomode del campionato di Serie A e il club viola, quando è arrivata la comunicazione del recupero nella data di mercoledì, era già sull'areo, pronto a tornare in Toscana con la certezza (come gli era stato riferito poco prima) che la gara non sarebbe stata recuperata durante questa settimana.
Un dietrofront che ha costretto la Fiorentina a scendere in fretta dal volo e tornare a terra, causando non pochi problemi per l'assenza di materiale tecnico e anche di una sistemazione in hotel per circa 50 persone. Il Cagliari ha offerto la propria struttura per ospitare l'allenamento del club viola, che è ovviamente rimasto in Sardegna per evitare un doppio volo in poche ore che non avrebbe avuto molta logica.
Pochi problemi invece per la Juventus, considerata la distanza ridotta fra Torino e Parma, mentre ne ha causati di maggiori il rinvio della sfida in programma alle 12:30 fra il club granata e l'Udinese. Quando è giunta la comunicazione della scomparsa di Papa Francesco e il conseguente rinvio delle quattro sfide di Serie A, mancavano infatti solo due ore all'inizio della prima partita del lunedì. Persone in procinto di arrivare allo stadio e staff e magazzinieri che avevano già preparato l'occorrente per scendere in campo. Il programma è cambiato subito e l'Udinese è rientrato in Friuli con un volo charter, mentre il club granata ha proposto la possibilità di comprare i biglietti di Torino-Venezia, di venerdì 2 maggio, al prezzo simbolico di 1 euro.
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