Il giocatore più determinante di ogni squadra di Serie A (finora)
Siamo nel vivo della quindicesima giornata di campionato e, di fatto, le squadre che giocano le coppe europee hanno già raggiunto le 20 partite stagionali. È iniziato dicembre, quel mese che anticipa mosse di mercato, che permette di disegnare le prime bozze dei bilanci di metà anno e magari qualche proposito per quello nuovo. Insomma, il calcio della stagione 2024-25 è in pieno sviluppo.
Proviamo a uscire dalle logiche di gol e assist (anche se ovviamente ne ritroverete qualcuno nella lista) per generare una gerarchia dei calciatori più determinanti di questo rilevante pezzo di stagione. Ecco i trascinatori che, secondo noi, si sono rivelati cruciali per i rispettivi club in Serie A.
1. Atalanta - Mateo Retegui
Il capocannoniere attuale del campionato non può rimanere fuori, soprattutto se si tratta di uno che non rientrava tra i principali candidati e che, ad agosto, non era nemmeno previsto nei piani di Percassi e Gasperini. Poi l'infortunio di Scamacca ha cambiato tutto e Retegui in brevissimo tempo è diventato il miglior realizzatore d'Italia, anche facendo riferimento alla Nazionale azzurra.
2. Bologna - Santiago Castro
È come se a Bologna, dopo un periodo di prova, diventassero pronti per dominare il reparto offensivo. Era accaduto con Arnautovic, poi con Zirkzee e ha ora colpito anche Santiago Castro. L'argentino è più di un semplice 9, un attaccante con idee chiare e una qualità importante che gli permette di fare reparto da solo nonostante la stazza.
3. Cagliari - Razvan Marin
È un Cagliari di alti e bassi, che abbiamo visto spesso nelle ultime edizioni di Serie A. Una squadra che ha scelto Nicola come tecnico e ha deciso di chiamare da Empoli anche il cervello della Nazionale della Romania Razvan Marin. Il suo destro educato è quello che fa girare i sardi e che si incarica spesso di battere calci da fermo più scomodi.
4. Como - Nico Paz
Tra i tanti latini (considerando anche la scelta della Nazionale compiuta quest'anno) il Como ha portato in Italia un gioiello del calcio contemporaneo, Nico Paz. Esaltato da Toni Kroos e in seguito da Lionel Messi, l'argentino ha impiegato giusto un paio di partite a diventare il leader offensivo del Como di Fabregas. Ha margini di miglioramento giganteschi e un livello già molto alto per la Serie A.
5. Empoli - Ardian Ismajli
Il suo accostamento a grandi club non è casuale. È frutto dell'ottima annata passata e anche di un rendimento fantastico in quella corrente. Da Nicola a D'Aversa e ultimamente sempre con la fascia da capitano al braccio. Il destino di Ardian Ismajli potrebbe essere diverso nella prossima stagione e ricalcare i passi dei difensori che da club che lottano per salvarsi provano il grande salto (es. Kiwior, Dragusin).
6. Fiorentina - Moise Kean
C'è chi lo aveva già bollato come deludente promessa, invece Moise Kean aveva soltanto bisogno di continuità da titolare. La fiducia della Fiorentina e di Raffaele Palladino è stata finora ampiamente ripagata, lo ha riportato in Nazionale e gli ha permesso di smentire tutti coloro credevano che non avesse il feeling con il gol.
7. Genoa - Andrea Pinamonti
A proposito di gol da pesare in una situazione complicata. Non possono passare inosservati quelli di Andrea Pinamonti (5), senza dubbio il migliore di un Genoa che ha già cambiato allenatore passando da Gilardino a Vieira. Un attaccante d'area di rigore che ha sta portando punti decisivi nella lotta salvezza del grifone.
8. Hellas Verona - Ondrej Duda
Quando non c'è Ondrej Duda il Verona spesso si sgretola. È successo nel 6-1 subito a Bergamo dall'Atalanta e ancora nello 0-5 inflitto dalll'Inter al Bentegodi. Un centrocampista determinante non solo per cambiare ritmo alle manovre scaligere, ma anche per legare con solidità i reparti di Zanetti.
9. Inter - Federico Dimarco
Senza un Calhanoglu e un Lautaro determinanti, lo scettro di migliore dell'Inter lo riceve, secondo noi, Federico Dimarco. Del suo mancino da trequartista ha parlato chiunque in ogni sede; qui vogliamo sottolineare la sua capacità di incidere da un momento all'altro, di rendere la fascia una zona più pericolosa del previsto, grazie all'intelligenza e alla qualità nella gestione delle palle più complicate.
10. Juventus - Pierre Kalulu
È arrivato a Torino negli ultimi giorni, come aggiunta a una difesa che nella testa dei tifosi si sarebbe dovuta formare con Danilo a destra, Cambiaso a sinistra e Gatti e Bremer centrali. Pierre Kalulu è emerso fin da subito, senza necessità di un periodo d'adattamento. Accanto a Bremer e poi come leader difensivo dopo il suo infortunio. Probabilmente il miglior acquisto dell'estate di Giuntoli.
11. Lazio - Nuno Tavares
Da un acquisto a un altro. Un terzino con numeri da ala, un velocista con una tecnica e una facilità di calcio devastanti se unite al suo fisico. Devastante forse in questo caso è più idoneo di determinante perché con Nuno Tavares in campo non cambia soltanto l'indice di pericolosità della Lazio, ma probabilmente anche il modo di difendere la fascia destra dei suoi avversari. 8 assist in 9 partite per il portoghese che si è preso la prima convocazione in Nazionale.
12. Lecce - Patrick Dorgu
Convocazione che è arrivata a settembre anche per Patrick Dorgu. L'esterno del Lecce ha bagnato l'esordio con la Danimarca con un gol, dimostrando di avere mezzi che lo rendono più un'ala che un terzino. Una duttilità incredibile e caratteristiche che per certi versi lo rendono anche simile a Tavares. Ha 20 anni e si è già caricato sulle spalle il Lecce con 3 gol dei 7 segnati finora dai pugliesi.
13. Milan - Tijjani Reijnders
Momenti così non capitano a tutti. Soprattutto in una squadra in cui il peso della giocata dovrebbe spettare ad alcuni dei suoi compagni. Tijjani Reijnders però, dopo un anno altalenante, ma tutto sommato positivo, ha fermato l'altalena per brillare in modo costante. Un centrocampista completo, un calciatore dominante e in stato di grazia.
14. Monza - Alessandro Bianco
Tutti attendevano l'esplosione di Daniel Maldini, ritardata per diversi motivi. Tra le poche modifiche di Nesta all'assetto di Palladino è emerso invece il protagonismo di Alessandro Bianco, in prestito proprio dalla Fiorentina e diventato in brevissimo tempo il perno principale del centrocampo di un Monza in difficoltà.
15. Napoli - Scott McTominay
L'arrivo con un mercato che si stava per chiudere, il racconto del legame degli scozzesi con Diego Armando Maradona e il ruolo di centrocampista più pericoloso del Napoli assunto dopo aver maturato un minimo di continuità. Scott McTominay si è rivelato un acquisto intelligente approvato da Antonio Conte e in grado di migliorare istantaneamente il reparto in cui gli azzurri apparivano in maggiore difficoltà. L'esempio perfetto di interprete giusto al momento giusto.
16. Parma - Enrico Delprato
Se avessero proseguito sulla scia delle prime giornate probabilmente avremmo scelto uno tra Man e Bernabé. Il Parma però è entrato in crisi, l'esterno della Romania è calato e il centrocampista spagnolo si è infortunato. Nelle prestazioni eroiche dei crociati (Napoli, Juventus, Lazio) è invece emerso con costanza il nome di capitan Enrico Delprato, un difensore in grado di giocare indifferentemente come terzino e centrale, con un feeling particolare con il gol (già 3 nella corrente Serie A).
17. Roma - Manu Koné
La Roma, per aspettative, valore della rosa e punti conquistati, è la squadra più deludente del campionato, almeno finora. Tra un mercato da 100 milioni e scelte discutibili della drigenza, l'unico nome a mettere tutti d'accordo è quello di Manu Koné, un centrocampista dominante in entrambe le fasi che, un po' come McTominay, era ciò di cui i giallorossi avevano bisogno già dalla passata stagione.
18. Torino - Samuele Ricci
Cervello del Torino e motore anche della Nazionale italiana per un paio di soste. Mal digerito l'infotunio di Duvan Zapata, i granata hanno intrapreso una crisi che appare ancora senza via d'uscita. Tra i migliori di questo avvio figura però senza dubbio Samuele Ricci, un centrocampista talentuoso che presto potrebbe operare il salto in una big.
19. Udinese - Florian Thauvin
Un avvio straripante da leader offensivo, numero 10 e capitano friulano. Florian Thauvin sembrava stesse tornando alla miglior espressione del suo calcio, prima che un infortunio ne calmierasse la crescita. Resta l'interprete più positivo dell'avvio bianconero, uno di quei calciatori che possono accendere la luce da un momento all'altro.
20. Venezia - Hans Nicolussi Caviglia
Dopo ottimi prestiti e il ruolo di riserva alla Juventus, Hans Nicolussi Caviglia si è ritagliato subito un ruolo determinante nel Venezia di Eusebio Di Francesco. Libero di muoversi nella mediana arancioneroverde, di calciare quando lo ritiene più opportuno e di incaricarsi di tutti i piazzati, la sua qualità in laguna è emersa in modo istantaneo ed è già considerato imprescindibile nello scacchiere veneziano.