Il Milan fa dietrofront? Le ragioni per cui l'accordo con Paratici è a rischio

Fabio Paratici
Fabio Paratici / Marco Canoniero/GettyImages
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L'accordo sembrava imminente, tant'è che si attendeva soltanto la fumata bianca, ma la trattativa tra Fabio Paratici e il Milan ha subito una frenata significativa e ora potrebbe incredibilmente concludersi con un nulla di fatto.

Le perplessità del Milan per Paratici

Solo un paio di giorni fa il CEO Giorgio Furlani incontrava l'ex dirigente della Juventus a Londra per limare gli ultimi dettagli della sua nomina come nuovo direttore sportivo rossonero. Secondo gli addetti ai lavori, l'annuncio ufficiale sembrava dietro l'angolo, ma nelle ultime ore stanno emergendo delle perplessità da parte del Milan, circa l'inchiesta PRISMA. Come riporta TMW, il Diavolo vorrebbe infatti inserire una clausola d'uscita in caso di condanna penale di Paratici al termine del processo in corso.

Altro fattore che sta portando il Milan a tornare sui suoi passi riguarda l'inibizione che l'ex centrocampista dovrà scontare fino al 20 luglio. Fino ad allora il dirigente non potrà rappresentare il club rossonero nelle operazioni di mercato, avere a che fare con i giocatori della rosa, ma soprattutto salterebbe l'intera nuova finestra di calciomercato dal 1° al 10 giugno.

E adesso?

L'affare non è ancora saltato del tutto, ma il Milan ha nuovamente dato avvio al casting per il ruolo di direttore sportivo. Sempre secondo TMW, i rossoneri proveranno a convincere Giovanni Manna o Tony D'Amico, ma per entrambi bisognerebbe aspettare il via libera da Napoli e Atalanta. A questo punto, dunque, il candidato numero uno è Igli Tare, dirigente rimasto senza squadra dopo l'addio alla Lazio.


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