Il pagellone del calciomercato invernale di Serie A
Non ci saranno più movimenti fino alla prossima stagione, a meno di tesseramenti inaspettati dalla lista svincolati. Tra lunedì e martedì, allo scoccare della mezzanotte, si è definitivamente chiusa una sessione di calciomercato invernale che ha lasciato con il fiato sospeso i tifosi dei principali club del nostro campionato. Dalle mosse inaspettate delle big ai tentativi di risollevamento e parziale rivoluzione delle squadre in lotta per non retrocedere. Presto, con il prosieguo della stagione, capiremo quali saranno stati gli interventi giusti e quelli sbagliati in sede di mercato.
Intanto proviamo a dare dei voti personali a ognuna delle 20 squadre di Serie A. Chi ha concluso la sessione migliore? E chi quella peggiore?
Le pagelle del mercato invernale 2025 in Serie A
Andiamo in ordine alfabetico e partiamo da un'Atalanta che non aveva bisogno di cambiare molto, se non di rimediare a una situazione infortuni che sta diventando persistente. Il voto finale è 7 considerando gli addii di Godfrey e Zaniolo, mai davvero integrati nel progetto bergamasco, e i contemporanei arrivi di Posch e Maldini, che appaiono, almeno sulla carta, come più adeguati all'idea di calcio gasperiniana. Proseguiamo con il Bologna di Vincenzo Italiano che si è mosso più o meno allo stesso modo, perdendo il sopracitato Posch, oltre a Urbanski e Karlsson (partiti temporaneamente) e alla risoluzione del prestito con Iling Jr. I sostituti sono stati Davide Calabria e il giovane Estanis Pedrola dalla Sampdoria, 6.
Per il Cagliari lo scambio di prestiti di Caprile e Scuffet con il Napoli ha inciso istantaneamente sulle prestazioni dei sardi, che però poi si sono mossi poco nel resto del mese, piazzando l'incognita Florinel Coman nell'ultimo giorno utile, e salutando anche Wieteska, Lapadula e Azzi, 5.5. Completamente opposto invece il mercato di un Como che si è rivelata la squadra più attiva della Serie A. Quasi 50 milioni investiti per Douvikas, Caqueret, Diao, Vojvoda, Butez, Azón, Smolcic, Ikoné, Valle e Alli. 10 nuovi acquisti che sembrano tanti in riferimento a un mercato di riparazione, ma che chiariscono ancora le intenzioni lariane di non presentarsi come una semplice squadra che lotta per la salvezza. In uscita altrettanti calciatori, ma tutti partiti con la formula del prestito, voto 8.
L'Empoli ha operato come nel mercato estivo, chiudendo anche questa sessione con lo 0 nella casella delle spese. L'unico movimento degno di nota è stato l'arrivo di Kouamé in prestito dalla Fiorentina; un 5.5 giustificato dal fatto che confermare in blocco la rosa rappresenta sempre un segnale positivo, ma abbassato sotto la sufficienza perché forse un colpo nel reparto arretrato avrebbe fatto comodo a D'Aversa. Tante invece le mosse proprio della Fiorentina, che ha scelto di prestare diversi interpreti con poco spazio (Biraghi, Sottil, Ikoné, Kayode e anche il nuovo arrivato Valentini), cedendo a titolo definitivo soltanto Martinez Quarta. Alla corte di Palladino sono invece arrivati calciatori interessanti come Zaniolo, Folorunsho, Ndour, Fagioli e Pablo Marí, 6.5.
6.5 anche per un Genoa che si è mosso poco in uscita e che ha invece accolto diversi calciatori in prestito che potrebbero far comodo a Vieira in ciò che resta della stagione. I riflettori saranno sul centrocampista Jean Onana dal Besiktas, sull'ala Maxwel Cornet dal West Ham e ancora sul trequartista Hugo Cuenca dal Milan futuro. 6 per un'Inter che non ha cambiato quasi nulla a gennaio, modificando soltanto un interprete della rosa a disposizione di Simone Inzaghi. Zalewski per Buchanan come vice Dimarco, con l'apporto dimostratosi subito fondamentale del polacco nel derby.
La Juventus si è mossa molto, con formule che non convincono troppo, ma che servono a tutelare il club bianconero almeno fino al termine della corrente stagione. Alberto Costa per sostituire Danilo, Lloyd Kelly e Renato Veiga per sopperire alle lunghe assenze di Bremer e Cabal, oltre a Randal Kolo Muani, che più di un vice Vlahovic appare come alternativa al serbo, 7. Nella sponda biancoceleste della Capitale si sono mossi Akpa-Akpro e Castrovilli in prestito al Monza, Arijon Ibrahimovic dal Bayern Monaco con la stessa formula e soprattutto Reda Belahyane dal Verona e Oliver Provstgaard dal Vejle a titolo definitivo, il doppio colpo che ha cambiato il mercato della Lazio nelle battute finali, 6.5.
Nella sessione invernale, il Lecce ha ufficializzato la cessione più onerosa della storia del club. Patrick Dorgu è volato al Manchester United per oltre 30 milioni di euro, in un tira e molla durato fino agli ultimi giorni di mercato. Il valore dei nomi che lo sostituiranno li scopriremo nei prossimi mesi, ma cedere il proprio miglior calciatore non consente ai pugliesi di raggiungere la sufficienza, 5.5. Il Milan è stata la squadra protagonista per il numero delle operazioni e delle cifre investite sul mercato. Santiago Gimenez per Morata, Walker per Calabria, Bondo per Bennacer, ancora Sottil per Okafor e la ciliegina sulla torta rappresentata da Joao Felix in prestito. Tanti scossoni solitamente vengono visti in modo negativo a metà stagione, ma considerando il tentativo di risollevarsi e il valore dei nuovi arrivati, il mercato rossonero ci sembra da 8.
Male il Monza per il quale, da ultimo in classifica, attendevamo operazioni diverse. Invece sono partiti i calciatori migliori (Maldini, Djuric, Bondo e Pablo Marí), sostituiti da prestiti e operazioni a basso costo che non proiettano i brianzoli verso la rimonta salvezza, 4.5. Male anche il Napoli, su cui pesa la cessione forzata di Khvicha Kvaratskhelia al PSG e la sua sostituzione nell'ultimo giorno di mercato con Noah Okafor, seconda linea del Milan. Billing in mediana sostituisce idealmente Folorunsho, che aveva pochissimo spazio, 5. Bene invece il Parma, che ha visto partire Woyo Coulibaly in direzione Leicester e ha preso Vogliacco dal Genoa e Levik dal Molde. Sul fronte offensivo Djuric, Pellegrino e Ondrejka rinforzano un pacchetto già competitivo, 7.
Il mercato della Roma si è accesso soltanto nel finale. Gollini per Ryan, i prestiti in uscita di Hermoso, Le Fee, Zalewski e Dahl e gli arrivi di Nelsson, Gourna-Douath, Rensch e Salah-Eddine, gli ultimi due come acquisti futuribili da inquadrare anche per la prossima stagione. Lo scetticismo riguarda soltanto i tempi tardivi con cui si sono chiuse tali operazioni, 6.5. Il Torino si è mosso molto e bene, almeno sulla carta. Cesare Casadei e Eljif Elmas sono due acquisti importanti tra mediana e trequarti, in ruoli in cui i granata avevano bisogno di nuova linfa. Biraghi sostituisce Vojvoda come opzione a tre o a quattro e Samala è la scommessa in avanti per non alterare gli equilibri di Vanoli, 7.
Un mercato opaco dell'Udinese, senza stravolgimenti, rafforzato dalla capacità di tenere Lucca nonostante le lusinghe dei top club italiani e da qualche operazione a titolo gratutio come Solet, 6. Il Venezia ha salutato il suo bomber, il Doge Joel Pohjanpalo in una cessione che ha sollevato critiche da più lati. Anche per i veneti vige la regola citata sopra in riferimento a Kvaratskhelia, Dorgu e alle cessioni del Monza; quindi voto 5.5 per gliarancioneroverdi, calmierato dagli arrivi di Daniel Fila, Condé, Candé, Kike Perez e Zerbin. Chiudiamo con l'Hellas Verona che, rispetto alla passata stagione, ha vissuto sicuramente un gennaio più tranquillo. L'addio più doloroso è stato quello di Belahyane, ma in avanti non sono state toccate le pedine di Zanetti, rinforzato da Niasse e Bernede nel reparto mediano e da Valentini, Oyegoke e Slotsager in quello arretrato, 6.