Il riscatto di Kean, il flop di Vlahovic e la stagione della Juve: parla Bernardeschi

La ventinovesima giornata di Serie A prevede nel suo programma anche la sfida del Franchi tra Fiorentina e Juventus, partita in programma domani alle 18. Si tratta di una sfida particolarmente significativa anche per i temi offerti dal mercato e dalle numerose trattative che, anche di recente, hanno visto protagonisti i due club: Federico Bernardeschi, doppio ex, ha parlato a La Gazzetta dello Sport proprio in vista della sfida tra viola e bianconeri. Queste le sue parole:
La sconfitta della Juve con l'Atalanta: "Quello che è successo allo Stadium mi è dispiaciuto tanto, non è mai bello vedere una squadra in difficoltà però capisco la rabbia dei tifosi, per la storia della maglia e della società, ed è giusto così. Credo che in questo momento la Juventus debba isolarsi e portare a termine la stagione con il quarto posto".
Su Thiago Motta: "Il progetto è stato fatto su più anni, penso che la società farà delle valutazioni alla fine. Il quarto posto è il minimo che la Juventus deve pretendere in una stagione, in base agli obiettivi che ci si era prefissati all’inizio la dirigenza dovrà decidere se andare avanti così o cambiare. I progetti nuovi non sempre vanno nella maniera giusta, spetta alla società decidere se dare tempo al nuovo corso o cambiare".
Champions occasione persa? "Assolutamente sì. Un club come la Juventus deve sempre arrivare agli ottavi, se non ci riesce è un problema".
L'annata di Vlahovic: "Dispiace vedere un capitale che non gioca per motivi un po’ tattici, un po’ tecnici e un po’ societari. Credo che la sua situazione dipenda da una combinazione di queste tre cose. È un giocatore forte, un professionista serio e la Juventus non sta valorizzando un suo capitale, facendo giocare uno, Kolo Muani, che è solo in prestito. Dal punto di vista societario lo considero un errore".
Moise Kean: "Io ho sempre sostenuto che Moise fosse un giocatore forte, non si deve dimenticare che alla Juventus aveva una concorrenza atroce, non si poteva pretendere che giocasse tutte le partite, anche se essendo molto giovane ne avrebbe avuto bisogno. Mi aspettavo che rinascesse, non avevo dubbi che avrebbe fatto tra i 15 e i 20 gol alla Fiorentina, un club che gli sta dando fiducia e la possibilità di esprimersi al meglio".
Fagioli alla Fiorentina: "Scelta giusta? Sono convinto di sì, la Fiorentina è un’ottima opportunità per Nicolò, un club che ti dà tanto anche a livello sentimentale. Può fare bene a uno come lui che ha vissuto un periodo personale complicato".
Ambientamento di Nico Gonzalez e Koopmeiners: "ll contesto non li aiuta, la colpa non è mai di un singolo giocatore. Quando gira tutto va bene, altrimenti anche gli ingranaggi non funzionano. È quello che sta succedendo alla Juventus".
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