Il ruolo di vice-Kean è quello giusto per il rilancio di Zaniolo?

  • Il 4-2-3-1 ormai abbandonato dalla Fiorentina era il contesto ideale per ritrovarsi
  • Rebus tattico per Zaniolo: nel 3-5-2 può trovare spazio solo come punta
Zaniolo e Kean
Zaniolo e Kean / Claudio Villa/GettyImages
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Il connubio Kean-Zaniolo si è spesso letto riferendosi al rapporto di amicizia che lega i due, un rapporto discusso in modo puramente pretestuoso per giustificare la fama da bad boy che a turno - nel corso delle rispettive carriere - ha circondato sia Moise Kean che Nicolò Zaniolo. L'arrivo di Zaniolo alla Fiorentina, nel mercato invernale, ha fatto sì che il discorso tornasse d'attualità e possiamo trovare una nuova chiave di lettura, che vada oltre il solido legame tra i due: Zaniolo, nell'attuale assetto tattico dei viola di Palladino, sembra poter trovare spazio solo come vice dell'amico Kean e non in altre posizioni (al di là di suggestioni poco praticabili su un ritorno al passato, al ruolo di mezzala).

Qualcosa è cambiato

Lo stato delle cose è cambiato, rispetto alle prospettive immediatamente successive al mercato invernale, e dal punto di vista tattico lo scenario non sorride a Zaniolo, perlomeno sulla carta, allontanandolo dal riscatto e da un futuro in riva all'Arno. Quando l'ex Roma è arrivato a Firenze, piazza in cui ha affrontato il percorso giovanile, Palladino adottava sistematicamente il 4-2-3-1, modulo in cui Zaniolo avrebbe potuto agire sia come esterno destro che sulla trequarti; la situazione è poi cambiata e i viola hanno trovato un nuovo e incoraggiante equilibrio col 3-5-2.

AC Milan v ACF Fiorentina - Serie A
Palladino / MB Media/GettyImages

Un contesto tattico in cui Zaniolo si trova a poter occupare sostanzialmente il ruolo di punta, nello specifico di vice-Kean, senza però avere caratteristiche assimilabili a quelle dell'attaccante rilanciato da Palladino. Il modo in cui Kean riesce a difendere il pallone, a farsi valere spalle alla porta, permette ai viola di affidarsi ripetutamente all'ex bianconero per risalire e per guadagnare metri, situazione che non è proponibile con Zaniolo, da sempre lontano da un simile stile di gioco e più propenso a brillare quando ha campo davanti a sé.

Un aiuto da Beltran?

La posizione di esterno alto a destra appariva, in linea teorica, la più adatta per permettere a Zaniolo di tornare a rendere al meglio, di percorrere la via del riscatto, ed è evidente che la svolta tattica impressa da Palladino rischi di tagliare fuori il calciatore. Un aspetto potenzialmente utile può essere rappresentato dalla presenza di Beltran come spalla, un elemento più con caratteristiche da punta che non da trequartista (come invece Gudmundsson) e in grado dunque di rivestire il ruolo di vice-Kean, pur con caratteristiche diverse, con maggiore efficacia rispetto a Zaniolo.

Nicolo' Zaniolo
Zaniolo / Gabriele Maltinti/GettyImages

L'idea di falso nove appare in controtendenza rispetto all'approccio tattico dei viola, una Fiorentina con Zaniolo al posto di Kean rischia di vedere eccessivamente stravolto il proprio DNA e di doversi adattare forzatamente, con tutte le conseguenze del caso: la sensazione, ad oggi, è che Zaniolo possa rilanciarsi soltanto in appoggio a un'altra punta o, ancor di più, in caso di cambio modulo - anche in corso d'opera - nella sua posizione naturale sulla trequarti. Quest'ultimo scenario in particolare appare distante dalle prospettive viola, rendendo chiaro quanto un futuro ancora alla Fiorentina risulti al momento impronosticabile.

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