Il Sassuolo torna in Serie A: la grande stagione e i giocatori da tenere d'occhio

La festa Promozione è cominciata dalle proprie case, un'esplosione di gioia al fischio finale di Mantova-Spezia, terminata 2-2 e in grado di sancire ufficialmente il ritorno del Sassuolo in Serie A. Finisce dopo un solo anno l'esperienza nel campionato cadetto dei neroverdi, diventati negli anni 10 del XXI secolo una certezza della massima lega italiana e ora pronti a scrivere un nuovo cammino, a partire dalla prossima stagione.
Dopo 33 giornate i numeri della squadra di Fabio Grosso sono eccezionali. 75 punti conquistati, con una media ben oltre il 2, la stessa anche per quanto riguarda i gol segnati dalla società emiliana in stagione. Sono 73 le marcature del Sassuolo, solo 4 in meno rispetto al record attualmente detenuto dal Milan (77) per quanto concerne i campionati di Serie B a 20 squadre, e risalente alla stagione 1982-83 dei rossoneri.
Numeri che contribuiscono a cementare un'annata fantastica, alla quale mancano ancora 5 giornate che si trasformeranno presto in una passerella per la formazione neroverde. La volontà di tornare al più presto nel massimo campionato italiano è stata rispettata, con scelte decisive raccontate proprio dal Presidente Carnevali. Dall'investitura di Fabio Grosso, che soltanto due anni fa aveva trascinato il Frosinone in Serie A, alla permanenza di Berardi e Laurienté, e ancora di Thorsvedt e Boloca, tutti giocatori cruciali con diverse richieste di mercato.
I calciatori neroverdi più interessanti per le big
Restiamo appunto sul calciomercato e su quei talenti che il Sassuolo ha messo in vetrina in questa fantastica annata di Serie B. Il 10 Domenico Berardi (6 gol e 12 assist) non ha chiaramente bisogno di presentazioni; su di lui si è alternato l'interesse di varie big nel corso degli anni. Rientra forse nel 5% dei calciatori attuali per esperienza e numeri in Serie A, e dopo aver riportato il suo Sassuolo nel massimo campionato all'età 30 anni, potrebbe crearsi un bivio sul proseguire la sua esperienza in Emilia o provare il salto in un club che compete per l'Europa.
Poi Armand Laurienté, il più prezioso della rosa neroverde. Diverse qualità le avevamo apprezzate già negli anni precedenti, ma nella corrente stagione il francese ha acquisito continuità e numeri importantissimi per un'ala d'attacco. 15 gol che lo rendono il miglior marcatore stagionale del Sassuolo, e ben 6 assist che gli consentono di superare quota 20 per contributi diretti a una rete. Guardando ai numeri dei due calciatori più importanti, possiamo comprendere la forza collettiva della squadra di Fabio Grosso che, sommando gol e assist, è riuscito a portare in doppia cifra un totale di 6 giocatori, a cui potrebbe aggiungersi presto anche Volpato (attualmente 4+5).
Un'intesa collettiva dalla quale è emerso un Nicholas Pierini, rimasto in Serie B nonostante la promozione con il Venezia l'anno scorso, capace di 10 gol e 4 assist in soli 1085 minuti e con ben 19 ingressi dalla panchina. I 9 gol e 4 assist di Samuele Mulattieri e ancora il 7-3 di Luca Moro con meno di 800 minuti a disposizione. Nella stagione neroverde ha funzionato tutto, soprattutto grazie a un'identità costruita fin dalle base della formazione, con Thorstvedt e Boloca come colonne in mediana e i già visti Doig e Toljan (7 assist e in scadenza di contratto) inamovibili nei ruoli di terzini rispettivamente sinistro e destro.
A difendere i pali di Grosso ci ha pensato Moldovan, il portiere in prestito dall'Atletico Madrid e riscattabile per meno di un milione, mentre a difendere l'estremo difensore si sono impegnati con successo Romagna e Lovato, e soprattutto Odenthal (arrivato dal Como) e il giovane Muharemovic (che sarà riscattato dai neroverdi), tra le migliori rivelazioni del campionato. Il Sassuolo, tornando subito nella massima serie, non ha soltanto dimostrato un'esperienza di gestione societaria da club importante, ma ha in fretta ritrovato un punto di partenza e basi solide per continuare a crescere.
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