Il secondo tempo, la poca cattiveria della Juve e il gol preso: parla Tudor

Le parole del tecnico bianconero nel postpartita di Juventus-Parma.
Parma v Juventus - Serie A
Parma v Juventus - Serie A / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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La Juventus si arrende al Tardini e complica fortemente la corsa Champions League. A Parma i bianconeri giocano male e cadono nel finale di primo tempo per il colpo di testa di Mateo Pellegrino. Uno stop che certifica il sorpasso del Bologna e permette alla Lazio di Italiano di agguantare il quinto, a pari merito. Le parole di Igor Tudor nel postpartita di Dazn.

Sulla partita: "Mancato un po' di tutto. Secondo tempo abbiamo spinto tanto, ma siamo stati poco pericolosi. Primo tempo loro meglio sulle seconde palle, con più agonismo per le caratteristiche, poi abbiamo preso questo gol che non si può prendere. Siamo dispiaciuti, i ragazzi anche, ma si va avanti. Ci sono ancora 5 gare e tanti punti in ballo. Si gioca già in quattro giorni".

Sull'agonismo: "Abbiamo avuto questo problema, ma non è una scusa ,ci si deve adattare e andare avanti; il Parma è una squadra che sta andando avanti con un calcio semplice. Una mischia e un gol di agonismo. Noi abbiamo meritato un gol per quanto spinto nel secondo tempo, davanti siamo stati decisivi. Non posso dire che il Parma ha fatto qualcosa che noi non abbiamo fatto".

Sul tridente: "Si poteva fare di più. Quando arriva la palla negli ultimi 25 metri bisogna metterla dentro, se non lo si fa si rischia anche di perderla. Loro hanno messo quella palla e segnato un gol, noi ne abbiamo messe 20 e non abbiamo fatto niente. Ci manca quella cattiveria anche sui calci d'angolo, bisogna crederci e non andare per andare. Si deve crescere, avere cattiveria sennò poi non si vincono le partite. Non si vince con schemi, sistemi, combinazioni, soprattutto con altre cose".

Sulla sostituzione di Vlahovic e Conceiçao e Yildiz: "Il secondo tempo tutta spinta nostra, loro sono rimasti sempre davanti l'area, se non per 2-3 azioni. Poi non l'abbiamo messa dentro e se non la metti dentro è intuile. Ci è mancata freddezza e lucidità, non solo di quei tre ma di tutti. Dusan ha avuto un piccolo fastidio ed è uscito, Francisco e Kenan ci hanno provato, hanno qualità grandi ma non è bastato".