Investimenti a gennaio, una classifica da mantenere e il nodo Franchi: parla Commisso
La Fiorentina ha vissuto un'estate ricca di dubbi di fronte a un nuovo ciclo pronto a iniziare, con l'avvicendamento tra Italiano e Palladino dopo tre anni tutto sommato positivi: dai timori legati anche agli addii pesanti, sul mercato, si è passati all'entusiasmo per una classifica sorprendente e per ambizioni che sembravano utopistiche fino a pochi mesi fa. Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha parlato a La Nazione soffermandosi proprio sulle ambizioni viola, sulla possibilità di intervenire sul mercato a gennaio e - come sempre - su ciò che riguarda il Franchi in fase di restyling (fase che va a ovviamente a inficiare sulle casse del club). Queste le parole del patron viola:
Interventi sul mercato a gennaio: "Se l'operazione è buona sono pronto a intervenire. Se dobbiamo fare uno sforzo lo faremo. Ma andiamo avanti un giorno alla volta. Siamo lì e vogliamo rimanerci. Vorrei regalare a Firenze qualcosa che verrà ricordato per sempre".
Il legame a distanza con Firenze: "Ormai sono cinque anni che sono a Firenze, mi sento uno di voi. È giusto che stia pure qui, però sono informato su tutto e seguo tutto. È difficile. Ma la Fiorentina è una società diversa dalle altre. Io mi fido dei miei collaboratori. I loro valori sono i miei. E sono convinto che porteranno sempre avanti le mie idee".
La scelta di Palladino: "Dopo Atene abbiamo preso, insieme a Ferrari e Pradè, la decisione che ci sembrava più giusta. Ho ringraziato Italiano per il grande lavoro fatto, poi la scelta di Palladino ci è sembrata la migliore. È un grande lavoratore che aveva solo bisogno di tempo. Oggi quella scelta mi pare sia stata azzeccata".
Il tema Franchi: "Il rapporto con la Sindaca è ottimo, l'ho incontrata un paio di volte. È stata una piacevole conoscenza. Lo stadio è il mio più grande rimpianto. Io avevo dato la mia disponibilità. Ora con la Sindaca stiamo cercando di trovare delle soluzioni che permettano a Firenze di avere uno stadio che, anche se non sarà nuovo, potrà essere almeno moderno e funzionale. Sono disposto a valutare eventuali investimenti, ma devo avere la certezza e tutte le informazioni sui lavori che stanno facendo ora e su tutto ciò che manca. In ogni caso voglio il controllo totale".