Juventus, Milan, Roma e... Atalanta: le opzioni di Gasperini per la prossima stagione

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini / ANP/GettyImages
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La sua frase nell'ultima conferenza stampa ha spiazzato tutti: "Non ci saranno ulteriori rinnovi del mio contratto, a fine stagione vedremo se portarlo a scadenza oppure interrompere". Gian Piero Gasperini apre le porte ad un addio a fine stagione, nonostante un contratto con l'Atalanta fino al 30 giugno 2026 - e una opzione per un ulteriore anno a favore del club bergamasco. Un divorzio nell'aria da tempo, rinviato già la scorsa estate dopo le promesse della famiglia Percassi legate all'ambizione della società, sempre però legate al mantenimento di un bilancio economico positivo. L'eliminazione dalla Champions League e - forse - qualche consiglio del tecnico non preso in carico dalla proprietà e dalla dirigenza durante la sessione invernale del mercato, ha portato a nuove idee per il suo futuro al tecnico dell'Atalanta.

In vista della prossima stagione diverse panchine importanti in Serie A potrebbero cambiare padrone. Dal Milan di Sergio Conceicao alla Roma di Claudio Ranieri, senza escludere anche la Juventus di Thiago Motta. A parte i giallorossi, sicuri del cambio di panchina a fine stagione - con Ranieri che passerà in un ruolo dirigenziale, le altre squadre decideranno o meno se cambiare guida tecnica a seconda degli obiettivi stagionali raggiunti. Gian Piero Gasperini può essere il nome giusto per ciascuna di queste panchine, senza escludere comunque una permanenza a Bergamo fino al termine della stagione 2025-26 quando terminerà il contratto del tecnico con l'Atalanta.

È una delle opzioni in mano a Ranieri per rilanciare la Roma

Il nome di Gian Piero Gasperini entra di diritto nella corsa alla panchina della Roma per la stagione 2025-26. L'attuale tecnico dell'Atalanta può rappresentare il manager ideale per un progetto a lungo termine nella Capitale, con l'obiettivo di sanare il bilancio del club ma mantenendo ambizioni di alta classifica. I Friedkin hanno dimostrato di non badare a spese, ma spesso gli acquisti non sono stati valorizzati dal tecnico di turno. Il Gasp partirebbe da una base importante ma dovrà reggere le pressioni di una piazza caldissima come quella capitolina.

Milan o Juventus: una delle due panchine si libererà a fine stagione?

Sergio Conceicao e Thiago Motta si giocano il futuro sulle panchine di Milan e Juventus in questa seconda parte di stagione. Si salverà chi riuscirà a qualificarsi in Champions League e considerando il trio formato da Inter, Napoli e Atalanta ormai lanciato nelle prime tre posizioni, rimane solo un altro posto in una corsa che vedono coinvolte anche Lazio, Fiorentina e Bologna. Insomma, non è da escludere un fallimento sportivo stagionale sia dei bianconeri che dei rossoneri.

E Gasperini potrebbe rappresentare il nome giusto per la panchina di una delle due squadre per l'inizio di un progetto a lungo termine. L'attuale tecnico della Dea ha un passato importante nella Juventus come allenatore delle giovanili (oltre che da calciatore) e sedersi sulla panchina dell'Allianz Stadium potrebbe rappresentare la fine di un percorso. Nel club bianconero si ritroverebbe a dover proseguire un progetto iniziato la scorsa estate da Giuntoli - con Thiago Motta - e avrebbe la possibilità di rilanciare anche Koopmeiners, che ad oggi non ha ancora ripagato l'investimento di 60 milioni di euro effettuato dai bianconeri per strapparlo all'Atalanta.

Nel Milan invece - considerando una eventuale mancata qualificazione in Champions League - si ritroverebbe a dover ricostruire un nuovo progetto che porterà a qualche cessione importante (Theo Hernandez?) e ad un leggero ridimensionamento economico, pur con l'ambizione di tornare immediatamente nell'Europa che conta.

E se l'Atalanta non liberasse Gasperini?

Non si può escludere l'opzione di una permanenza a Bergamo per la decima stagione di fila. Il contratto firmato da Gasperini con la Dea è in scadenza il 30 giugno 2026 e la società potrebbe decidere di non liberarlo, indipendentemente dalla sua volontà e dalla sua effettiva presenza sulla panchina della squadra. È un'ipotesi remota, considerando il rapporto tra le parti e la storia del Gasp con l'Atalanta. Ma è un'ipotesi anche proseguire insieme per un'ultima importante stagione prima di lasciare il club, permettendo alla società di poter gestire con più calma il cambio di panchina.

Attenzione alla situazione del Napoli con Antonio Conte

E se Antonio Conte decidesse di lasciare il Napoli, da vincitore o meno? L'attuale tecnico dei campani non ha nascosto la sua delusione per la qualità delle sue riserve e per la mancata sostituzione - se non puramente numerica con l'arrivo di Okafor - di Kvaratskhelia, passato a gennaio al PSG. E si sa quanto sia importante per il mister pugliese essere ascoltato in fase di mercato, soprattutto quando la sua squadra è in lotta per qualcosa di importante. Per il mancato acquisto di un calciatore ha lasciato anni fa la Juventus in piena preparazione estiva. Insomma, è impossibile essere certi della sua conferma a fine stagione. E qui spunta fuori il nome di Gian Piero Gasperini: l'allenatore è già stato accostato lo scorso anno, prima dell'arrivo di Antonio Conte, e potrebbe tornare di moda per portare avanti il progetto campano iniziato proprio dal tecnico pugliese. Ma questa opzione non è legata ad una decisione del Napoli, bensì alla decisione di Conte.


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