Kalimuendo può essere il vice-Vlahovic ideale per la Juventus?

Caratteristiche diverse ma profilo da Juve: il francese è il colpo giusto per l'attacco?
Kalimuendo
Kalimuendo / Juan Manuel Serrano Arce/GettyImages
facebooktwitterreddit

L'approccio della Juventus alla ricerca di un vice-Vlahovic ricorda da vicino quello di chi si reca al supermercato per un motivo e scrive sulla lista tutt'altro: i profili associati ai bianconeri negli ultimi giorni, pensando all'attacco, si distaccano cioè in modo evidente dal profilo di Dusan Vlahovic e dal modo in cui il serbo interpreta il ruolo di terminale offensivo nel 4-2-3-1. Un distacco eclatante nel caso di Raspadori e Berardi, ovviamente, ma valido anche pensando ad Arnaud Kalimuendo del Rennes, classe 2002 indicato di recente come "il preferito" di Giuntoli per l'attacco bianconero in vista della sessione invernale di mercato.

Kalimuendo è il vice-Vlahovic ideale?

Kalimuendo può essere il profilo adatto per rinforzare l'attacco della Juventus? La risposta sarebbe negativa se lo si volesse considerare come mero sostituto di Vlahovic, come "replica" esatta del centravanti serbo o come suo alter ego: la differenza è innanzitutto fisica e di conseguenza anche di caratteristiche tipiche del suo gioco, Kalimuendo si allontana sensibilmente dal profilo di riferimento offensivo o di "boa", caratterizzandosi per un dinamismo superiore al serbo e per una rapidità che da sempre è tra i suoi punti di forza, tra gli aspetti che gli hanno permesso di fare la differenza.

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Nicolò Campo/GettyImages

Un elemento che vede chiaramente Kalimuendo arrancare rispetto a Vlahovic riguarda il gioco aereo: il francese non regge il confronto col serbo da quel punto di vista, trovandosi però a compensare degnamente grazie ad altre qualità anche nel gioco spalle alla porta. Grande potenza di gamba, fisico in grado di sostenere i contrasti e di difendere il pallone efficacemente: tutte doti che, vedendolo come punta nel 4-2-3-1, risulterebbero preziose al pari di un'agilità e di un dribbling migliori rispetto a quelli di Vlahovic. Si tratta di qualità che permettono a Kalimuendo di riuscire a eludere la marcatura del centrale, anche partendo spalle alla porta, e di distinguersi in questo senso dal più "statico" centravanti serbo.

FBL
Thiago Motta / ALAIN JOCARD/GettyImages

Un aspetto di sicuro interesse pensando al percorso di Kalimuendo e al gradimento della Juve riguarda, è evidente, il canale preferenziale rispetto a un Thiago Motta che ha già avuto modo di conoscere l'attaccante oggi al Rennes ai tempi delle giovanili del PSG: l'attuale allenatore bianconero ha creduto più di tutti nella possibilità di veder esplodere Kalimuendo, favorendone l'approdo in Under 19 (ad appena 16 anni) e l'utilizzo in Youth League.

L'evoluzione del calciatore lo ha visto sempre più a suo agio nel ruolo di terminale offensivo solitario, nel 4-3-3 in particolare, dopo che - nella stagione della sua esplosione in Ligue 1 con Lens - sembrava che le caratteristiche di Kalimuendo si adattassero più a giocare in coppia con un'altra punta (nel 3-4-1-2, con Sotoca accanto). Il bisogno di agire accanto a una punta più strutturata è venuto meno, Kalimuendo può reggere l'urto anche come unica punta nel 4-2-3-1, ma è evidente che la Juve non possa pensare di sfruttarlo come farebbe con Vlahovic: più che un vero vice sarebbe una soluzione alternativa, in linea con un cambio necessario di interpretazione del ruolo di prima punta.

A livello di fiuto del gol non difetta rispetto a Vlahovic, pur partendo da posizione più arretrata e avendo una tendenza maggiore ad allargarsi, sfruttando lo spunto in dribbling e la rapidità: aspetti che ovviamente lo portano a giocare più lontano dalla porta. Il suo percorso, come detto, lo ha visto anche agire in coppia con una punta fisicamente più strutturata e non si esclude dunque che, in bianconero, possa trovarsi anche a supportare Vlahovic (nel 4-2-3-1 o in caso di 4-4-2 vero e proprio). La conoscenza pregressa con Thiago Motta e la disponibilità del tecnico bianconero nei confronti dei giovani, senza preclusioni di alcun tipo a lanciarli, fa sì che Kalimuendo risponda a tutti i criteri dell'obiettivo ideale di Giuntoli, anche sottolineando come la giovane età sia una garanzia già in sé a medio-lungo termine e sposi perfettamente gli attuali input societari, limitando i rischi futuri di veder disperdere l'investimento.

feed