Kenan Yildiz racconta i primi passi nel calcio, l'intervista con Del Piero e la 10 bianconera

Kenan Yildiz
Kenan Yildiz / Marco Canoniero/GettyImages
facebooktwitterreddit

In una lunga intervista rilasciata ai microfoni della FIFA, Kenan Yildiz ha raccontato i suoi primi passi su un campo da calcio, l'esperienza a Euro 2024 con la Turchia nonostante la giovane età e anche del peso della maglia numero 10 della Juventus. Queste le sue parole.

"Mio padre quando avevo tre anni mi ha portato sui campi da calcio, insegnandomi alcune basi di questo sport, che lui aveva appreso analizzando video su Youtube. Poi sin da bambino mi ha accompagnato agli allenamenti, dove giocavo con i ragazzi più grandi. Mi ha accompagnato in tutto il mio percorso calcistico. Se sono un calciatore professionista è merito dei miei genitori. Mia madre mi ha aiutato sul fronte extra calcistico, con la scuola e tutto il resto. I miei genitori mi hanno aiutato a diventare forte mentalmente".

"Non pensavo di avere molte chance di disputare l'Europeo alla mia età, è stato un torneo divertente perché abbiamo tratto molti insegnamenti. Abbiamo trascorso circa cinque settimane insieme, come gruppo, questa esperienza ci ha reso ancora più uniti, siamo tutti amici e ci fidiamo l'uno dell'altro. Potevamo spingergi anche oltre i quarti di finale, siamo una squadra giovane e competitiva. Abbiamo trascorso un periodo stupendo, speriamo di viverne altri così in futuro".

"Dopo il gol in Champions, l'intervista con Del Piero... sembrava la sceneggiatura di un film. Ero molto teso, in più dovevo parlare in italiano. Penso di essermela cavata bene, lui è una persona esemplare, ogni tanto mi manda dei messaggi. È fantastico. Indossare la numero 10 è un onore e una responsabilità. Hai l'orgoglio e la fiducia in te quando indossi la 10, però sei consapevole anche della responsabilità nei confronti di chi ti ha affidato una maglia così iconica. Mi piace indossarla in campo, mi sento in grado di contribuire ancor di più al successo del club".


feed