L'approccio alle gare, le due punte e gli infortunati: le parole di Sergio Conceicao

Sergio Conceicao
Sergio Conceicao / SOPA Images/GettyImages
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Vigilia di campionato per il Milan che sarà ospite dell'Udinese nella 32ª giornata di Serie A. Come di consueto il tecnico rossonero Sergio Conceicao si è presentato in conferenza stampa per analizzare la situazione della squadra, per parlare dell'approccio dei suoi giocatori. Tra i temi toccati anche gli infortuni (Walker e Gimenez non saranno della partita) e l'impossibilità al momento di giocare con due attaccanti di ruolo dal primo minuto, più Leao e Theo Hernandez, per una questione di equilibri. Queste le parole del mister portoghese:

"Per approcciare bene le partite serve il giusto atteggiamento dall'inizio, bisogna lottare dal primo minuto fino a quando l'arbitro non fischia la fine. Purtroppo non è una novità, spesso riusciamo a reagire bene, ma serve concentrazione. Dobbiamo essere più focalizzati perché succede troppo spesso di partire male. Sono contento del lavoro in settimana, speriamo che la partita rispecchi il lavoro fatto in allenamento. Ho buone sensazioni".

"Dobbiamo lavorare ogni giorno per migliorarci, ma il focus è sulla gara di domani, sui tre punti a Udine, ragioniamo di partita in partita. I tanti cambi tra il primo e il secondo tempo non sono una contraddizione, dipende dallo svolgimento della partita. Quando faccio i cambi è per cercare di aiutare i ragazzi in campo. Spesso il piano partita cambia dopo pochi minuti e bisogna essere pronti".

"Siamo tutti contro il razzismo, parlare di questo significa sottolineare una cosa non bella, Maignan deve pensare solo alla partita".

"Non ho doti da mago, non so dove si troverebbe ora il Milan se fossi arrivato a inizio stagione. Vorrei dare una risposta ma questo è quello che sento. Gli infortuni sono episodi che non possiamo controllare, quello che possiamo controllare è preparare la squadra al meglio, non sappiamo quanto tempo starà fuori Walker. Anche Gimenez non è recuperato".

"Due punte in campo? Non siamo ancora equilibrati e solidi per un modulo a due punte più Rafa e Theo Hernandez che attaccano molto. Stiamo lavorando ma non è detto che con due punte saremmo più offensivi. A Jovic piace giocare e non credo ce l'abbia con me, con me ha avuto i suoi minuti. È un giocatore a disposizione che ci può dare qualcosa come tutti gli altri. Sulle uscite da dietro ci abbiamo lavorato anche oggi, contro la Fiorentina non avevamo la mobilità che volevo io e allora ho detto io a Maignan di giocare la palla lunga".

"Florenzo dobbiamo gestirlo con il bilancino, ha uno spirito fantastico ma non si allena ancora tutti i giorni. Mi spiace perché ha mentalità e spirito fantastici per il gruppo. Un Milan con un blocco più basso? Dipende dai momenti, dalla costruzione di gioco dell'avversario: è una questione di strategia e la partita vive di tanti momenti e devi essere bravo a capirli".

"Non mi piacciono le partite dove puoi fare 6-7 gol e prenderne 5-6. Non è solido, preferisco vincere 1-0 con compattezza. Non mi piace quando si va ad attaccare per disperazione per recuperare un risultato e su questo stiamo lavorando".


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