L'impatto di Ranieri e la strategia di mercato: Ghisolfi sulla crisi della Roma

Le dichiarazioni nell'ambito del Social Football Summit
Ghisolfi
Ghisolfi / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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La stagione vissuta fin qui dalla Roma ha tratti senz'altro negativi rispetto alle attese, i due esoneri lo dimostrano ed è evidente che il ricorso a Claudio Ranieri rappresenti un'ancora di salvezza per ripartire, sia a breve termine che più in prospettiva (dato il ruolo di dirigente che assumerà da giugno). Florent Ghisolfi, direttore sportivo della Roma, ha parlato in occasione del Social Football Summit - all'Olimpico - esprimendosi sul momento dei giallorossi e sull'arrivo di Ranieri, con riferimento anche ai piani di mercato. Questo quanto riportato da calciomercato.com:

Il periodo della Roma: "Non è un periodo facile, dobbiamo tenere il morale alto, continuare a camminare, dobbiamo lavorare e trascinare tutti fuori da questo brutto periodo. Non siamo contenti, ma dobbiamo rimanere positivi ed essere pronti ad andare avanti per uscire da questo momento difficile".

L'arrivo di Ranieri: "Per me e il club è un'opportunità fantastica quella di lavorare con lui. Lo conoscevo, è un gentiluomo, un uomo diverso da quelli a cui siamo abituati. E' un onore imparare da lui e crescere al suo fianco. Ranieri porterà al club la sua calma, la sua serenità e la sua esperienza, non serve presentarlo. Crediamo sia l'uomo giusto per migliorare i risultati nel breve termine. Ma guardiamo anche avanti, è importante non rimanere immobili e lavorare sul futuro: vogliamo lavorare e costruire con Ranieri, crediamo che nell'organizzazione una figura italiana come lui serva all'interno del club. E' la persona giusta al momento giusto, tutte le scelte sportive passeranno da lui".

Il settore giovanile: "L'academy fa parte del progetto, è molto importante per noi fa parte della mia missione, gioca un aspetto centrale. Volevamo unire la stabilità tecnica con Alberto De Rossi che è a capo dell’academy e volevamo aggiungere nuove persone come Roberto Trapani a capo dello scouting dell’academy. L'academy della Roma ha funzionato bene e vogliamo continuare a farlo, è importante anche il luogo dove si può costruire questa academy. Abbiamo dei progetti in cantiere, non possiamo rivelarli, ma ci stiamo lavorando. Stiamo prendendo in considerazione quello che si sta facendo altrove per creare ancora più legami tra la prima squadra e l'academy".

Sulla strategia di mercato: "Abbiamo modificato la nostra strategia di mercato. Oggi preferiamo investire nel lungo periodo piuttosto che fare prestiti con giocatori che hanno più esperienza e contratti più pesanti. Per esempio, quando abbiamo acquistato Manu Koné facendo un contratto quinquennale abbiamo ammortizzato su cinque anni l'investimento e il costo annuale di Koné è inferiore a quello di Renato Sanches. Così abbassiamo l'età media della squadra e abbiamo creato anche valore per il futuro. Abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi sul mercato, ora dobbiamo raggiungerli anche sul campo. Avevamo un obiettivo specifico quando sono arrivato a giugno, quando si ha una strategia è importante continuare sul cammino tracciato. Il vecchio sistema che abbiamo adottato non era più sostenibile economicamente".

Come uscire dalla crisi: "Difficile farsi trovare pronto per quello che stiamo vivendo. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e affrontare la situazione, credendo ancora nel progetto. Le cose possono cambiare molto velocemente. Guardiamo il Napoli dello scorso anno che ha cambiato quattro allenatori e guardiamo il Napoli adesso. Dobbiamo lavorare, ma non posso dire che ero pronto a quanto stiamo vivendo in questa stagione. La cosa positiva è che abbiamo la percezione che il club non si sta muovendo male: la proprietà mantiene la calma, Friedkin è concentrato sul lavoro, vuole trovare una soluzione ed è ben saldo sul progetto. Questo ci dà fiducia".

L'arrivo di Ranieri: "Ha dato un'energia speciale per la squadra. Quando è entrato per la prima volta in spogliatoio abbiamo percepito la sua aura. Il primo discorso allo staff è stato toccante. La scelta è giusta, sia nel breve che nel lungo periodo. In Francia usiamo un'espressione per descrivere un uomo come Ranieri, un gentleman delicato ma sentiamo il suo temperamento quando deve prendere una decisione".

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