L'Inter con De Vrij ferma il Milan nel recupero: 1-1 a San Siro
- Un derby da olandesi
- De Vrij risponde a Reijnders nel finale
Milano si accende per il secondo derby del 2025, il terzo della stagione, l'ultimo del corrente campionato di Serie A. Rossoneri e nerazzurri si sfidano in una stracittadina secolare in momenti opposti dal punto di vista del morale e della condizione fisica. Conceiçao deve fare i conti con un calciomercato che sta stravolgendo il presente del Milan e lancia subito Walker dal primo minuto. Inzaghi recupera Calhanoglu e schiera i titolarissimi dell'Inter, campione d'Italia proprio in questa gara nella precedente stagione.
Le formazioni ufficiali di Milan-Inter
Milan (4-2-3-1): Maignan; Walker, Tomori, Pavlovic, Hernandez; Bennacer, Reijnders; Musah, Pulisic, Leao; Abraham. All. Conceiçao
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. All. Inzaghi
La chiave tattica della partita
La gara ritarda ad accendersi. Nei primi venti minuti le squadre si attendono con possessi poco fruttuosi che tendono ad accelerare meno del previsto le azioni offensive senza cambiare l'inerzia del derby. A essere pericolosa è principalmente l'Inter, ma soltanto in potenza, con azioni al cui termine viene segnalato il fuorigioco.
Il primo brivido arriva intorno alla mezz'ora, ma viene ben controllato dai padroni di casa. Calhanoglu danza sulla linea di fondo e trova lo spiraglio per crossare con Pavlovic alle costole; Lautaro anticipa il suo marcatore senza però riuscire a inquadrare lo specchio. Poco dopo è proprio l'argentino ad esultare su assist di Barella, ma l'assistente sanziona l'azione con un fuorigioco.
L'Inter sembra avvicinarsi al gol e il Milan riesce finalmente a rispondere. A prendersi la responsabilità della conclusione è il solito Tijjani Reijnders, che si libera al limite e calcia potente all'incrocio dei pali trovando l'ottima risposta di Sommer. A sorpresa, il primo tempo lo vincono i rossoneri allo scadere. Theo imbuca per Leao, che vola in profondità e mette al centro; Sommer interviene male e smorza la sfera sui piedi di Reijnders che mette all'incrocio dei pali portando in vantaggio i rossoneri.
Nella seconda frazione Conceiçao lascia nello spogliatoio Bennacer per inserire Jimenez, il cui ingresso muove Pulisic sulla trequarti e Reijnders in mediana. E i 45 minuti della seconda parte cominciano subito in modo propositivo per entrambe le squadre. Thuram recupera alto e Lautaro spreca centralmente; Theo ribalta il fronte, ma la conclusione di Leao è centrale e prevedibile.
L'Inter fatica a costruire occasioni pericolose anche nella seconda frazione. Dimarco calcia da dentro l'area con il destro, ma il suo tiro è velleitario e Maignan blocca facilmente. Poi Inzaghi opera 3 cambi inserendo Bisseck, Carlos Augusto e Zielinski per Pavard, Bastoni e Calhanoglu, e a Lautaro viene annullata un'altra rete. I cambi hanno subito un effetto positivo per i nerazzurri che sfiorano ancora il pari con il copo di testa di Bisseck che si stampa sul palo, si tratta dell'occasione più importante della gara dell'Inter fino al 70°.
Prendono parte al derby anche Zalewski, esordio in nerazzurro, e il giovane Camarda. Sono le palle inattive a punire l'Inter. Dalla bandierina arriva un'altra traiettoria ottima che questa volta è Marcus Thuram a stampare sullo stesso legno colpito da Bisseck. Alla lista si aggiunge Denzel Dumfries che con uno stacco imperioso colpisce ancora il legno di sinistra della porta difesa da Maignan. Poi, quando sembrava davvero difficile da riprendere, l'Inter trova la soluzione alla sconfitta. Bisseck pennella per Zalewski che di petto sponda per De Vrij. 1-1 incredibile nei minuti di recupero della sfida.
L'episodio della partita
I legni. A condannare l'Inter alla terza sconfitta stagionale nel derby non è soltanto una prestazione non brillante, ma anche una buone dose di sfortuna alla quale possono appellarsi i nerazzurri. I tre pali colpiti da Bisseck, Thuram e Dumfries incidono sul peso generale di una gara con poche occasioni prodotte, anche da parte del Milan.