La fiducia del Milan in Fonseca e la condizione minima per la conferma

I rossoneri non hanno intenzione di cambiare tecnico in corsa ma la Champions è un imperativo
Fonseca
Fonseca / Image Photo Agency/GettyImages
facebooktwitterreddit

Al netto della sfida di Bologna da recuperare è chiaro come il distacco del Milan dalla vetta sia abissale, i rossoneri si trovano dunque costretti a rivalutare i loro obiettivi o comunque a fissare un traguardo minimo per non ritenere deludente la stagione. In ballo c'è anche il futuro di Paulo Fonseca in panchina, è evidente come la posizione del tecnico - dopo la sconfitta di Bergamo - sia tornata ancora una volta in bilico agli occhi della piazza, per quanto la società non dia segni di sfiducia nei confronti del portoghese.

Imperativo Champions

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma proprio sugli obiettivi minimi: arrivare in zona Champions League (tra le prime quattro o le prime cinque, in base al ranking) appare cruciale per Fonseca e per la possibilità di restare alla guida dei rossoneri anche nella prossima stagione. Il Milan è dalla parte di Fonseca e la dirigenza ha confermato la fiducia nei confronti del tecnico, anche con una telefonata, ma è evidente come la convinzione societaria che il tecnico abbia ragione sul fronte arbitrale non sia in senso assoluto un alibi per la nuova sconfitta (la quarta in campionato).

Il Milan appare fermo nella convinzione di proseguire con Fonseca in panchina fino a fine stagione, non c'è la volontà di interrompere anzitempo il rapporto: l'imperativo è però quello di un cambio di rotta a stretto giro in campionato, per attestarsi stabilmente nelle prime quattro e scongiurare l'idea di un futuro senza Champions (fatale anche per Fonseca).