La fiducia della società e il centrale che non arriva: Thiago Motta verso Juve-Empoli

Le parole del tecnico bianconero in vista del lunch match
Thiago Motta
Thiago Motta / Marco Canoniero/GettyImages
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Juventus a caccia di punti e di riscatto, obbligata a vincere contro l'Empoli in campionato sia per ritrovare slancio nella corsa al quarto posto che per allontanare i nuovi malumori emersi dopo la sconfitta di Champions col Benfica. Thiago Motta, tecnico bianconero, ha presentato in conferenza stampa la sfida dell'Allianz in programma domani contro la formazione di D'Aversa. Queste le sue parole:

Cosa serve alla Juve: "La vittoria. Abbiamo una partita importante, da giocare in casa contro l'Empoli. E vogliamo fare una grande partita per arrivare alla vittoria" riporta IlBianconero.

Messaggio ai tifosi: "Siamo i primi a non essere contenti con i risultati, gli ultimi due avuti soprattutto. Concentriamoci su domani, fare una grande partita e avere la vittoria, che è il nostro grande obiettivo".

Questione mentale e non solo: "Nel calcio conta tutto, anche la testa. Ma tante altre cose. Noi lavoriamo su tutto per essere una squadra migliore sempre. Abbiamo fatto ottime prestazioni sempre per avere la vittori, altre volte non l'abbiamo avuta e non siamo contenti per quello. Anzi: resta l'arrabbiatura per non aver avuto la vittoria. Fa parte di questo gioco. Concentrati su domani, giocando con l'Empoli in casa. Dobbiamo fare un'ottima partita per arrivare alla vittoria".

I nuovi e gli infortuni: "Possiamo già vederli domani? L'emergenza prosegue? Dispiace non avere Pierre con noi, ha giocato tante partite da quando è arrivato. Non ci sarà e ci saranno altri che entreranno e faranno meglio. I nuovi li trovo molto bene, saranno di grande aiuto. Vediamo domani se inizieranno o se saranno a partita in corso. Potranno aiutare".

Muani e Vlahovic insieme? "Gli attaccanti possono giocare tutti insieme, sono grandi giocatori di caratteristiche diverse e possono giocare insieme. Tutti loro".

La pressione: "Se tu mi chiedi, vorrei che fosse diverso. Per essere una squadra più forte, vorrei che fosse diverso. Fa parte del gioco, del calcio, siamo consapevoli che gli ultimi risultati non sono buoni risultati. Siamo i primi, staff, società, siamo i primi a impegnarsi al massimo per avere il risultato migliore che è la vittoria, domani abbiamo una grande opportunità per arrivare alla vittoria per essere soddisfatti del lavoro fatto".

Il mancato arrivo di un altro centrale: "Guarda, ha giocato Pierre e Federico, hanno fatto bene. Renato è un altro difensore, sicuramente aiuterà, noi come squadra abbiamo passato un momento meno facile, i tanti infortuni non hanno aiutato per poter competere come volevamo. Per questo a volte non siamo arrivati al risultato finale. La nostra realtà è quello che è successo. Ora pensiamo alla prossima partita, abbiamo una grande opportunità per avere la vittoria".

Gli infortuni: "Non è un alibi, è una realtà. E' un fatto. E' chiaro che ci sono anche momenti. Dopo una sconfitta sembra che ci sia una scusa, mai fatto e mai lo faremo. Ma è un fatto. Anche in altre squadre negli ultimi anni hanno vinto tantissimo avendo degli infortuni non sono riusciti a mantenere un certo livello. Siccome non l'abbiamo utilizzato come alibi, non le utilizzeremo come in futuro. Siamo arrabbiati perché non vogliamo vincere. Domani abbiamo una squadra come l'Empoli che verrà a giocare al massimo anche qui. Faremo la nostra partita per avere la vittoria".

I gol subiti: "Dobbiamo migliorare su tutto, quando arriva un gol è una situazione dove possiamo sicuramente - anche se gli errori esistono - migliorare, dobbiamo limitarli. Finché una palla finisce in gol, ci sono tante situazioni che possiamo fare meglio. E' il percorso di miglioramento, una squadra più forte, più compatta, più aggressiva. Pressare, andare avanti, mantenere solidità, attaccare l'avversario nel modo migliore per mettere in difficoltà la squadra avversaria. Abbiamo avuto situazioni in cui abbiamo fatto bene e altre dove possiamo migliorare".

Cosa manca: "Una squadra per arrivare e stare a un certo livello deve avere continuità. La prova è il campionato, abbiamo avuto alti e bassi. Senza parlarne come alibi, degli infortuni avuti finora, non ci è permesso di avere un equilibrio di squadra. Giocatori che possono giocare o ripetere le performance fatte. Ci sono capitate, dobbiamo fare con questo. Di sicuro, una squadra deve avere continuità. Oggi non siamo stati capaci di essere continui. Fatte partite interessanti ma non siamo arrivati al risultato finale. Significa che non abbiamo avuto la continuità che vogliamo avere e lavoriamo tutti i giorni per averla".

Nessun confronto col club: "No, nessun confronto e stessa fiducia".

Sul mercato: "Del mercato non ho nessuna aspettativa. Mai parlato di mercato, siamo in linea, in sintonia. L'ho detto tante volte, finirà il mercato in pochi giorni e questa è una cosa interessante, poi parliamo solo di quello che abbiamo. E sono molto contento della squadra che ho, dei miei ragazzi, ci impegniamo per migliorare la nostra situazione iniziando dalla partita contro l'Empoli".

Le pressioni nelle big: "Bellissimo non è, l'esigenza di tutte le grandi squadre è la stessa. E' vincere, alla fine. Se ti rendi conto, vedi la Champions, hai nominato 6 squadre? Può vincere una sola. Vuol dire che le altre hanno fatto male? Non è così. La Juve è una grande squadra, con una grande storia. Va accettato. Per migliorare. Per voler vincere più di prima".

Su Veiga: "Ha giocato terzino, centrocampista, abbiamo parlato di quest'argomento con lui, come fatto sempre. Lo vedo in diverse posizioni, quando avremo bisogno e se, se ne parlerà prima, come fatto con gli altri. Devono essere convinti, come fatto con McKennie. Tutte le volte lui mi ha detto di poterlo fare, di esserne convinto. Quando si è fatto male Pierre, avevo un giocatore come Koop che è stato il primo a venire, sono cose tra me e miei ragazzi, è arrivato e mi ha detto: se c'è bisogno, da centrale so farlo. Sono i giocatori che voglio avere. Sono convinti di poter aiutare la squadra, a prescindere dal ruolo, dai minutaggi, si impegnano per il bene della squadra, anche mettendosi in difficoltà. Per questo si meritano la mia stima. Lo sanno ma lo dico anche voi. Per la voglia, la compattezza, per un solo obiettivo: vincere".

Su Fagioli: "Sì, sarà con noi domani, com'è stato con noi con il Benfica. Ha giocato meno ma può cambiare la sua storia. Riesco a capire, quando si gioca si è felici. Quando non si gioca, un po' meno felici. Sta a loro partecipare e meritarsi di giocare. Fagioli come tutti hanno la possibilità hanno la capacità di dimostrare di meritarsi di giocare".

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