La FIGC apre un'inchiesta sul caso Ultras: cosa rischiano Inter, Milan e i giocatori
La Procura della FIGC ha ufficialmente aperto un fascicolo per far luce sul rapporto tra Inter e Milan con gli esponenti delle tifoserie coinvolti nell'Inchiesta Ultras, che a inizio novembre ha portato a numerosi arresti con le accuse di associazione a delinquere, estorsione e vari altri reati. Il procuratore federale Giuseppe Chiné ha già ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano tutti gli atti necessari e adesso indagherà sulla presunta violazione del Codice di Giustizia Sportiva da parte dei due club e/o tesserati.
Cosa dice il Codice di Giustizia Sportiva
L’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, denominato "Prevenzione di fatti violenti", vieta infatti espressamente i rapporti con gli ultrà:
"Alla società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente. Per tale violazione si applica la sanzione dell’ammenda nelle seguenti misure: da euro 10.000,00 ad euro 50.000,00 per le società di serie A; da euro 6.000,00 ad euro 50.000,00 per le società di serie B; da euro 3.000,00 ad euro 50.000,00 per le società di serie C. Nei casi di recidiva è imposto l’obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse. Ai tesserati è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società. Dette convenzioni, stipulate secondo le condizioni previste dall'art. 8 del D.L. n. 8/2007 convertito in legge con la L. n. 41/2007, devono essere validate dalla Federazione. In ogni caso tali rapporti devono essere autorizzati dal delegato della società ai rapporti con la tifoseria. In caso di violazione delle disposizioni di cui al presente comma, si applicano le sanzioni di cui all'articolo 9 del CGS. Tutto si rifà quindi all'Articolo 9 che in merito alle sanzioni dà possibili alternative in base alla gravità":
- a) ammonizione;
- b) ammonizione con diffida;
- c) ammenda;
- d) ammenda con diffida;
- e) squalifica per una o più giornate di gara; in caso di condotta di particolare violenza o di particolare gravità, la squalifica non è inferiore a quattro giornate di gara
- f) squalifica a tempo determinato in ambito FIGC, con eventuale richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA;
- g) divieto temporaneo di accedere agli impianti sportivi in cui si svolgono manifestazioni o gare calcistiche, anche amichevoli, in ambito FIGC, con eventuale richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA;
- h) inibizione temporanea a svolgere attività in ambito FIGC, con eventuale richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA, a ricoprire cariche federali e a rappresentare le società in ambito federale, indipendentemente dall'eventuale rapporto di lavoro. I soggetti colpiti da tale inibizione possono svolgere, nel periodo in cui la sanzione viene scontata, attività amministrativa nell'ambito delle proprie società nonché partecipare e rappresentare, anche con l'esercizio del diritto di voto, la propria società nelle assemblee della lega di competenza relativamente a questioni di natura patrimoniale poste all'ordine del giorno della assemblea. La sanzione della inibizione non può superare la durata di cinque anni. Gli organi della giustizia sportiva che applichino tale sanzione nel massimo edittale e valutino l'infrazione commessa di particolare gravità, possono disporre, altresì, la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC.
Cosa rischiano Inter, Milan e i giocatori?
I nomi saltati fuori nel corso delle indagini, oltre ovviamente a quelli dei due club, sono quelli del vice-presidente dell'Inter Javier Zanetti, dell'allenatore nerazzurro Simone Inzaghi, del centrocampista turco Hakan Calhanoglu, del capitano del Milan Davide Calabria e del difensore Milan Skriniar, oggi al Paris Saint-Germain. In seno all'indagine dell'inchiesta penale, tutti loro sono stati ascoltati in quanto persone informate dei fatti e non sono quindi indagati. Tuttavia, potrebbero incorrere in delle sanzioni per quanto riguarda la Giustizia Sportiva. Stando infatti a Tuttosport, a rischiare di più sarebbero proprio i giocatori, i quali potrebbero essere puniti con una maxi-multa e una squalifica di massimo 3 giornate. Per Inzaghi e Zanetti potrebbe invece un'inibizione a tempo in aggiunta ad una sanzione economica.