La guardia da tenere alta e i dubbi su Thuram-Lautaro: Inzaghi verso Inter-Feyenoord

Le parole del tecnico nerazzurro in vista del ritorno degli ottavi di Champions
Inzaghi
Inzaghi / BSR Agency/GettyImages
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Il 2-0 conquistato a Rotterdam, all'andata degli ottavi di finale di Champions League, mette l'Inter di Simone Inzaghi in un'ottima posizione in vista del ritorno - in programma domani a San Siro - ma il tecnico nerazzurro ha spiegato quanto conti restare concentrati e non dare niente per scontato. L'allenatore ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di San Siro col Feyenoord, in programma domani alle 21, valida per staccare un pass per i quarti di finale di Champions. Queste le sue parole:

Stato d'animo in vista del rush finale: "Il mio stato d’animo è molto buono. Chiaramente sono focalizzato sul Feyenoord in questo momento perché affrontiamo una squadra dopo che abbiamo vinto all’andata per 2-0 ma anche dopo essere passati da una partita, col Monza, che ci ha dimostrato che se non teniamo alta la concentrazione tutto diventa complicato. In questi anni abbiamo visto che ogni partita nasconde insidie" riporta FcInterNews.

Dubbi di formazione: "In base allo stato fisico dei giocatori sì perché abbiamo qualche affaticamento da valutare. Dobbiamo vedere come è andato l'allenamento di oggi, perché subito dopo sono arrivato qui in conferenza quindi non ho ancora avuto tempo. De Vrij e Lautaro non sono usciti con noi, lo avete visto. Ma ho buone sensazioni per entrambi, poi valuterò se impiegarli o no. E poi al di là dei soliti indisponibili si è aggiunto Zielinski che ha avuto un infortunio importante in un momento in cui non ci voleva, perché stava crescendo e ci stava dando una grossa mano. Mi dispiace tanto per lui, ma lo aspetteremo come abbiamo fatto con altri compagni".

Thuram e Calhanoglu: "Thuram, è inutile nasconderlo, sta combattendo da un mese con un problema che non lo fa allenare come prima. Sta giocando con antidolorifici e infiltrazioni, è un ragazzo che non si tira indietro, ci dà una grande mano e adesso valuteremo. Ha fatto 60 minuti a Rotterdam, domenica è partito dalla panchina, oggi ha fatto un discreto allenamento e domani valuterò. Davanti non c'è Correa, ho gli altri quattro e vediamo domani per Lautaro, ma non dovrebbero esserci problemi a renderlo disponibile".

Un gran numero di partite: minaccia o stimolo? "Non deve essere un problema, ma uno stimolo. Dobbiamo essere orgogliosi e fieri di quello che stiamo facendo, infatti l’ho detto sabato dopo il Monza: a questi ragazzi vanno fatti solo complimenti perché trovano energie che a volte, io e lo staff, ci domandiamo come facciano. In questo periodo abbiamo pure avuto varie defezioni che ci hanno limitato le rotazioni. Siamo alla18esima partita dall'inizio dell’anno, sono tantissime partite e in più ricorderei che l’anno scorso ci siamo qualificati per gli ottavi di Champions a novembre, il che significava sapere in anticipo che avremmo giocato gli ottavi i primi di marzo, Mentre quest’anno abbiamo giocato col Monaco, ultima della fase a gironi, a fine gennaio quindi in questi tre mesi abbiamo dovuto tener conto anche della Champions e della Coppa Italia, competizione dalla quale l'anno scorso eravamo usciti a dicembre. L’anno scorso in questo periodo abbiamo potuto pensare solo al campionato, quest'anno abbiamo dovuto pensare anche alle altre competizioni. Questo è un dato di fatto, ma siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo sapendo le nostre fatiche che siamo orgogliosi di fare per l’Inter".

Se le rotazioni sono un fattore chiave: "Assolutamente sì senza dimenticare che la Champions due anni fa non era questa, che due anni fa abbiamo chiuso la qualificazione agli ottavi una settimana dopo rispetto a quella che ho ricordato dell’anno scorso, ma era quello il periodo. Quindi erano situazioni diverse, quest’anno si sono aggiunte che non ti danno modo di fare conti a gennaio. In più gli anni passati preparavi tre gare perché erano due gara, andata e ritorno, con lo stesso avversario. Quest’anno ne dovevi preparare sette diverse quindi anche nella testa dei giocatori non è semplicissimo. Le rotazioni per noi sono fondamentali, in questo momento ci sono venute a mancare sugli esterni e dobbiamo fare queste ultime due partite nel migliore dei modi sperando di recuperare forze ed energie nella sosta sapendo di avere anche tanti giocatori impegnati con le Nazionali. In questo momento abbiamo qualche infortunio che ci sta danneggiando nelle rotazioni".

Duecento panchine coi nerazzurri: "Un motivo di grandissimo orgoglio. Duecento partite sono tante e ringrazio la società e i calciatori che mi hanno dato la possibilità di aver fatto così tante partite in un club di tanto prestigio. Per me è motivo di orgoglio quindi andiamo avanti sapendo che 200 è un numero importante".

Il rientro di Sommer e come sta Taremi: "Per quanto riguarda Sommer domani giocherà lui. Rientra Yann che è un portiere con noi già da un anno e mezzo e fin qui ha fatto grandi cose e continuerà a farne. Martinez ha fatto queste partite molto, molto bene e mi piacerebbe avere da scegliere anche negli altri ruoli, dove non posso scegliere come in porta. Per quanto riguarda Taremi, è un ragazzo che sta lavorando e cercando di darci una mano. Lo vedo lavorare molto bene, concentrato, inserendosi bene nel gruppo. Poi è un attaccante, sta cercando il gol e domani potrebbe essere una grande occasione per lui".

Un Feyenoord più riposato: "Per quanto riguarda il rinvio della partita, l'ho già detto: il regolamento è questo, poteva farlo il Feyenoord e ha fatto bene. Anche se chiaramente da allenatore mi sarebbe piaciuto che avessero giocato come noi. Per quanto riguarda Denzel, bisogna farli i complimenti per il rendimento che ha avuto all'Inter, non è arrivato per caso perché giocava titolare nel PSV di cui era capitano. Abbiamo preso un ottimo calciatore che dalla sua ha anche che vuole migliorarsi sempre. È un grandissimo professionista che chiede sempre, vuole studiare sempre le clip personali o di squadra squadra perché vuole migliorarsi ogni giorno e questa è una grandissima dote che ha in più oltre alle sue qualità calcistiche e fisiche date da madre natura".

Ancora su Thuram: "Mi piacerebbe fargli fare un lavoro fisico, vorrebbe dire che sta bene, ma nell'ultimo mese non ne ha potuto fare tanto per un problemino con cui sta convivendo. Sto valutando se farlo partire titolare o dalla panchina domani, è un giocatore importantissimo e il suo calo è dovuto solo al problema alla caviglia che sta avendo. È un grandissimo professionista anche lui".

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