La Juve può fare a meno di Vlahovic? Il pensiero di Thiago Motta sul sostituto

Il tecnico bianconero continuerà ad alternare più interpreti, in base alle esigenze
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FBL-EUR-C1-JUVENTUS-TRAINING / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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Un tratto che fin qui è emerso con forza nell'approccio di Thiago Motta al suo ruolo di tecnico della Juventus è un certo coraggio nelle scelte e una tendenza a concedersi anche soluzioni inattese, dando spazio a elementi della Next Gen anche dal primo minuto (con continuità) e spostando giocatori dai loro ruoli più consueti, anche grazie alla conclamata versatilità di calciatori come Cambiaso, McKennie o Cabal. Un'attitudine da jolly che, con tutta evidenza, rientra tra i presupposti base per convincere l'ex tecnico del Bologna e che torna utile in un contesto di emergenza connesso ai gravi infortuni.

C'è però un ruolo che difficilmente diventa soggetto ad avvicendamenti o improvvisazioni estemporanee, si tratta del centravanti e di una posizione - quella di Dusan Vlahovic - assolutamente cruciale e inamovibile, anche pensando semplicemente all'incidenza del serbo sulle fortune bianconere in attacco, da un punto di vista statistico. Thiago Motta, fin qui, ha permesso all'ex viola di rifiatare nei finali di gara ma - considerata l'assenza di lungo corso di Milik - ha dovuto fare i conti con l'impossibilità di puntare su una prima punta vera e propria al posto di Vlahovic, affidandosi via via a risorse adattate in quel ruolo. Un imperativo che torna attuale data la possibile assenza del serbo nei prossimi impegni.

Una Juve senza vice-Vlahovic: l'idea di Thiago Motta

Anche l'idea di Nico Gonzalez prima punta è tramontata sul nascere dopo le tante discussioni a riguardo, dato l'infortunio rimediato dall'argentino, ed ecco dunque che l'allenatore bianconero ha puntato a partita in corso su Weah, su Yildiz e su Mbangula come interpreti "alternativi" per il ruolo di prima punta, interpreti del tutto lontani dal profilo di Vlahovic. In alternativa Thiago Motta è anche arrivato a valutare Koopmeiners proprio nel ruolo inedito di falso nove, con caratteristiche ben diverse da quelle degli altri profili.

Di fronte alle specifiche domande in conferenza stampa, nelle settimane scorse, il tecnico bianconero non ha dato anticipazioni vere e proprie e ha spiegato che - di volta in volta - deciderà chi potrà aver modo di rivelarsi più adatto come "falso nove", continuando dunque a percorrere strade diverse e a sorprendere. La sensazione però, neanche troppo tra le righe, è che Thiago Motta non abbia alcuna voglia di fare a meno di Vlahovic a meno che infortuni o squalifiche non lascino scelta: non a caso l'allenatore non ha parlato solo di "quando ci sarà bisogno" ma ha voluto porre l'accento sul "se ci sarà bisogno".

Al di là di quanto affermato da Motta è chiaro che serva come il pane una prima punta di ruolo per far rifiatare Vlahovic, in questo senso è possibile che il rientro di Nico Gonzalez fornisca un'opportunità in più almeno a partita in corso: non si tratta certo di un centravanti in senso stretto ma, in passato, ha rivestito i panni della punta (in particolare allo Stoccarda e in Argentina) pur senza svolgere quel lavoro spalle alla porta e di sponda che, per Vlahovic, appare una vera e propria cifra distintiva. Anche se con tutti i distinguo del caso, legittimi, quello di Nico rimane il profilo più coerente per dare un po' di respiro al calciatore più utilizzato della rosa (aspettando il mercato).

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