La Lazio espugna San Siro nel recupero di una partita folle: 2-1 sul Milan
- Zaccagni apre, Pavlovic rimedia un rosso e Chukwueze pareggia
- Pedro consegna tre punti alla Lazio nel finale
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Milan e Lazio si sfidano a San Siro per provare a superare i rispettivi momenti negativi. Poche le novità di formazione nell'undici di Conceiçao: partono dalla panchina sia Walker che Joao Felix per far rispettivamente spazio a Jimenez e Musah. Anche Baroni deve fare a meno di diversi interpreti. Al centro della difesa c'è Gigot al fianco di Gila, con Tchaouna che vince il ballottaggio con Noslin e completa l'attacco biancoceleste.
Le formazioni ufficiali di Milan-Lazio
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Jimenez, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez; Musah, Fofana; Pulisic, Reijnders, Leao; Gimenez. Allenatore: Sergio Conceiçao.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gigot, Gila, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Tchaouna. Allenatore: Marco Baroni.
L'episodio della partita
Inizia male il ritorno a San Siro di un Milan che appare troppo spaesato nei primi cinque minuti della gara. Un'imbucata visionaria manda Boulaye Dia a tu per tu con Maignan, ma l'ex Salernitana si fa ipnotizzare dal francese che salva subito il risultato. Poi tocca a Nuno Tavares spaventare subito la retroguardia con una discesa sulla linea di fondo e un cross teso che carambola sullo stinco di Pavlovic e per poco non causa l'autogol del difensore rossonero.
È una sveglia pericolosa, ma che ha comunque l'effetto di generare una reazione nel Milan. Prima è Leao a ricevere tra le linee da Pvalovic e inventare un assist che Reijnders spreca con il piatto destro; poi tocca a Jimenez, che si mette in proprio con una cavalcata dalla destra, conclusa da un mancino insidioso che però si alza troppo.
La squadra di Conceiçao è confusa e sbaglia troppo a livello tecnico. È da una chiusura sbagliata di Pavlovic che si origina la transizione decisiva di metà prima frazione. Tchaouna imbuca per l'inserimento di Marusic che calcia benissimo in diagonale e costringe Maignan a respingere proprio dove si avventa Mattia Zaccagni che porta in vantaggio la Lazio, 0-1 a San Siro. La mossa del tecnico di casa arriva subito, con Musah fuori per far spazio a Joao Felix, ma il parziale non cambia fino all'intervallo.
La seconda parte inizia con il cambio di Walker per Jimenez e con un'occasione subito sciupata da Santiago Gimenez. Joao Felix prova a incidere sulla partita. Prima con una conclusione improvvisa con il destro, poi con un cross tagliato che Pulisic spreca anticipando Gimenez. Cresce la pressione del Milan, che si avvicina alla porta di Mandas, ma senza riuscire a spaventarlo veramente.
Ed è nel momento più positivo della squadra di casa che arriva l'ennesima batosta della stagione. Pavlovic stende con una scivolata da ultimo uomo Isaksen involato verso Maignan: cartellino rosso molto simile a quello estratto per Tomori ad Empoli e Milan in dieci uomini a più di 20 minuti dal termine.
La pericolosità rossonera scompare dalla sfida, fino all'invenzione di Rafael Leao. Un cross da fermo con il contagiri per Samuel Chukwueze, che di testa bacia la traversa e fa esplodere un San Siro frustrato. 1-1 inatteso e finale intenso, con un calcio di rigore fischiato nell'ultimo minuto di recupero. Isaksen si invola e Maignan esce colpendolo con il ginocchio, revisione al VAR e calcio di rigore assegnato alla Lazio. Dal dischetto è Pedro a prendersi la responsabilità e a spiazzare il francese regalando tre punti sofferti ai biancocelesti.
La chiave tattica della partita
L'ennesimo evento negativo. Il Milan approccia male il primo tempo, come accaduto troppo spesso in stagione e nel momento migliore resta in dieci uomini. Pavlovic compie un intervento disperato falciando Isaksen a metà secondo tempo. Un'altra sfida nella quale sono sempre i rossoneri a intralciarsi la strada.