La Lega Serie A e l'indipendenza dalla FIGC: i dettagli e le ragioni della proposta

I 20 club del massimo campionato italiano vogliono maggiore autonomia dalla federazione.
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FBL-ITA-SERIA-GENOA-INTER / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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Sono giorni caldi nella Lega Serie A, con il cambio di statuto previsto per la prossima assemblea straordinaria del 4 novembre e l'attesa per la proposta su autonomia e rappresentatività da presentare entro domani al presidente della FIGC Gravina. Una proposta che era già stata anticipata pubblicamente diversi mesi fa e che a breve dovrebbe prendere forma.

Perché la Serie A vuole più autonomia dalla FIGC?

I motivi alla base della richiesta sono svariati. Dalla volontà di imitare il modello Premier League, importandolo per certi aspetti anche in Italia (non soltanto con l'introduzione della fascia da capitano omologata per tutti) a quella di potersi muovere più liberamente sulle scelte riguardanti il massimo campionato italiano. Una scelta appoggiata da tutti e 20 i club della Serie A, per il fine di poter decidere in autonomia riguardo a diversi temi.

Si va dai criteri di iscrizione al campionato alle compilazione delle liste dei calciatori, fino alle decisioni sui settori giovanili. Altri temi strutturali come l'organizzazione dei campionati o i criteri in caso di parità (classifica avulsa, differenza reti, playoff/out), e ancora il numero di sostituzioni, gli stadi e le divise da gioco, le squadre arbitrale e regole minori.

La volontà dei 20 club è quella di far valere il peso diverso del massimo campionato italiano in un passo che dovrebbe, almeno in teoria, condurre verso il professionismo totale. La libertà normativo-organizzativa reclamata dalla Lega è percepita come uno step fondamentale per cambiare l'immagine della Serie A. Per avere libertà di movimento in tutto ciò che concerne una competizione, dalle norme che la strutturano fino a quelle che abbiamo visto modificarsi tante volte negli ultimi anni. La Lega condivide tutto ciò con la FIGC e reclama un'autonomia che potrebbe definitivamente sovvertire le gerarchie del calcio italiano.

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