La miglior difesa, la risalita e un paragone celebre: i numeri della Juve di Motta

  • Migliore difesa del campionato alla ventisettesima giornata
  • Ben 10 punti recuperati rispetto alla vetta
  • Un paragone suggestivo con la prima Juve di Conte
Thiago Motta
Thiago Motta / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Qual è lo spazio che intercorre tra una dura contestazione e una crescita importante (certificata dalle statistiche), tale da autorizzare sogni che fino a poche settimane fa apparivano preclusi e del tutto vicini all'utopia? Nel caso della Juventus è evidente che sia complesso digerire una doppia eliminazione ravvicinata dalla Champions League e dalla Coppa Italia, da un lato per il peso specifico della competizione e dall'altro per il senso diffuso di umiliazione dovuto all'uscita di scena contro un avversario sulla carta più che abbordabile (sicuramente più dedito alla corsa salvezza che non a sogni di gloria in Coppa, come l'Empoli).

Il successo interno contro il Verona, sfida che ha chiuso il quadro della ventisettesima giornata, rappresenta la quinta vittoria di fila per la Juventus di Thiago Motta in campionato e la terza partita consecutiva in cui i bianconeri sono rimasti con la porta inviolata. Dalla clamorosa pareggite che aveva caratterizzato il percorso bianconero tra novembre e metà gennaio, dunque, la Juve ha iniziato a raccogliere quanto seminato ed è riuscita a risalire in classifica, guadagnando punti rispetto a tutte le rivali per l'Europa che conta ma - soprattutto - tornando a vedere la vetta (ora distante solamente 6 punti).

Numeri che sorprendono: i dati da sottolineare

In una stagione in cui gravi infortuni hanno toccato la difesa, un punto fermo come Bremer e un jolly come Cabal, Thiago Motta può vantare oggi la miglior retroguardia della Serie A con 21 reti subite in 27 partite (Napoli a quota 22 gol presi). Si sottolinea poi, accanto al dato dei gol subiti, come la Juve abbia saputo fin qui fare meglio di tutti a livello europeo - nei 5 campionati più importanti - a livello di clean sheet: ben 14 partite senza subire gol, una in più rispetto all'Atletico Madrid di Simeone che notoriamente fa della solidità difensiva un marchio di fabbrica. Proprio i Colchoneros sovrastano la Juve in senso assoluto per solidità della difesa, miglior retroguardia a livello europeo con appena 16 gol presi, ma subito dopo la squadra di Simeone e dopo il Bayern (20 gol subiti) c'è proprio la Juve di Thiago Motta, attualmente sul podio delle migliori difese in Europa.

Federico Gatti, Casius Lloyd Kelly
Juventus v PSV - UEFA Champions League 2024/25 League Knockout Play-off First Leg / Image Photo Agency/GettyImages

Un aspetto particolarmente suggestivo è quello legato al paragone con la prima Juve di Antonio Conte, quella che avrebbe poi aperto un ciclo storico di vittorie: IlBianconero fa notare come questa Juve targata Thiago Motta abbia appena un punto in meno, alla ventisettesima giornata, rispetto alla squadra che Conte portò alla conquista dello Scudetto nel 2011/12. Una sconfitta in più per la Juve di Motta, un pareggio in più per quella di Conte: questa è sostanzialmente la differenza a livello numerico, alla ventisettesima giornata, sottolineando però come quella Juve dovesse rimontare 4 punti sul Milan per arrivare alla vetta (rispetto ai 6 attuali che separano i bianconeri dall'Inter).

Ultimo ma non ultimo, probabilmente il dato più impressionante, attira l'attenzione il recupero realizzato dalla Juve rispetto a chi la precede in classifica: i bianconeri erano arrivati addirittura a -16 dalla vetta in occasione della sconfitta contro il Napoli, datata 25 gennaio, ed è dunque impressionante notare come il ruolino di marcia della squadra (fatto da lì in poi di sole vittorie) abbia permesso di rosicchiare ben 10 punti e di non vedere più il primo posto come un'assoluta utopia. Il sogno Scudetto appare chiaramente un'impresa, considerando soprattutto come non sia un mero duello ma come comprenda altre tre squadre: la risalita però è sotto gli occhi di tutti, poggia su una difesa granitica e permette ai bianconeri di ritrovare motivazioni dopo una doppia eliminazione potenzialmente mortifera per chiunque.

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