La posizione di Thiago Motta sulla possibile convivenza di Vlahovic e Muani
Le prospettive legate al reparto avanzato della Juventus sono cambiate in modo radicale rispetto a qualche mese fa, sia sottolineando un'emergenza dettata dagli infortuni che adesso è rientrata che considerando l'arrivo di Muani e una centralità non più scontata di Dusan Vlahovic (per lunghi tratti assoluto inamovibile dei bianconeri, unico calciatore di ruolo a poter agire come centravanti). L'impatto di Muani sembra aver posto un ulteriore ostacolo sulla strada di Vlahovic, anche al di là delle note questioni contrattuali, e ci si chiede dunque se il francese possa aver scalzato definitivamente l'ex viola come prima punta titolare nel 4-2-3-1. Di contro non mancano suggestioni connesse a una potenziale convivenza, non tanto valutando un cambio di modulo quanto pensando alle caratteristiche dei due calciatori in ballo.
Lo scenario di un cambio di modulo, un 4-4-2 con Vlahovic-Muani come coppia, appare distante dalle prospettive bianconere ma - al contempo - Thiago Motta si è detto possibilista sulla convivenza dei vari interpreti del suo attacco: "Gli attaccanti che abbiamo possono tutti giocare insieme, sono grandi giocatori con caratteristiche diverse e tutti loro possono giocare insieme" ha affermato il tecnico in conferenza stampa, su domanda legata proprio alla possibile convivenza di Muani e di Vlahovic. Il discorso di Motta non va inteso meramente in un'ottica di coppia Vlahovic-Muani, anzi va allargato a tutti gli interpreti del reparto avanzato e - probabilmente - senza rinunciare al 4-2-3-1 come certezza (e verosimilmente anche a Koopmeiners come trequartista, senza inserire dunque una seconda punta in quel ruolo).
Vlahovic-Muani insieme: sì ma come?
La prospettiva per una convivenza tra l'ex PSG e il serbo si lega essenzialmente all'utilizzo di Muani come esterno offensivo (a destra come a sinistra). Si tratta di ruoli che il francese ha occupato anche di recente col PSG e di una prospettiva che non appare dunque fantascientifica, pur proponendoci una Juve particolarmente offensiva sulla carta. La presenza di elementi più che mai versatili anche in difesa può comunque aprire la strada a diverse possibilità: Veiga ad esempio, se impiegato come terzino sinistro, potrebbe anche permettere a Muani di agire da esterno e di liberarsi da qualche compito difensivo di troppo (situazione che sarebbe già diversa con McKennie o con Cambiaso al posto del nuovo arrivato).
Al contempo non va dimenticata neanche l'opportunità di utilizzare ancora Nico Gonzalez come punta: Thiago Motta ha dimostrato di non vedere l'argentino solo come esterno destro (come accadeva invece a Firenze) e lo ha schierato anche in altre zone dell'attacco, ampliando dunque il novero di possibilità. Un discorso di versatilità e imprevedibilità nelle scelte che ha toccato anche un Yildiz impiegato di recente sulla destra (e potenzialmente utilizzabile anche sulla trequarti, arretrando Koopmeiners come interno). Un quadro d'insieme dunque, quello proposto da Motta, che non si limita a vedere Vlahovic-Muani come potenziale coppia ma che appare più orientato alla percezione globale del reparto avanzato, dotato di elementi effettivamente complementari tra loro.