La rivoluzione del Milan parte con Tare? I riflessi sul futuro della panchina

Tare
Tare / Marco Rosi/GettyImages
facebooktwitterreddit

Sono giorni concitati in casa Milan, non soltanto per la situazione di crisi esplosa dopo l'eliminazione in Champions e dopo i risultati negativi in campionato: i rossoneri stanno dando vita, infatti, a novità importanti che si tradurranno poi sulla costruzione della squadra per la prossima stagione, novità che partiranno dall'arrivo di un direttore sportivo e nello specifico di un Igli Tare che attualmente è in vantaggio su Fabio Paratici per affiancare Ibrahimovic e Moncada.

Le tappe di una nuova rivoluzione

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma proprio sui cambiamenti in arrivo e sottolinea come, data la situazione critica di Conceicao dopo gli ultimi risultati, i rossoneri si stiano guardando intorno anche per il ruolo di allenatore: il profilo che intriga di più in questo senso sarebbe quello di Cesc Fabregas, autore di ottime cose alla guida del Como e portatore di un calcio propositivo che piace ai piani alti rossoneri. Non si esclude però che il Milan possa puntare anche su un elemento più esperto per la panchina: il ritorno di Massimiliano Allegri oppure la concretizzazione delle voci su Maurizio Sarri, già accostato a più riprese a un approdo al Milan in passato.

Anche il Corriere della Sera entra nel merito della nuova rivoluzione che toccherà il club rossonero e che investirà ogni settore: dirigenza, allenatore e squadra. Il direttore sportivo sarà il primo tassello e Tare è da considerare in vantaggio su un Paratici comunque ancora in gioco (rispetto a Berta ormai destinato all'Arsenal). Moncada resterà e tornerà verosimilmente all'area scout, il quotidiano sottolinea i buoni rapporti tra lo stesso Moncada e Tare. Il dirigente albanese potrebbe fare un tentativo per Allegri mentre Paratici potrebbe provare a giocarsi la carta Conte, ipotesi già citata nel recente passato prima che il tecnico sposasse la causa del Napoli.

feed