La tensione tra Theo Hernandez e Fonseca e le possibilità di Jimenez

La situazione del terzino francese e l'opzione Jimenez da titolare.
AC Milan v US Lecce - Serie A
AC Milan v US Lecce - Serie A / Marco Luzzani/GettyImages
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Un Natale turbolento in casa Milan, rasserenato solo in parte dalla vittoria di misura maturata al Bentegodi di Verona. I rossoneri sono attualmente distanti otto punti dal quarto posto occupato dalla Lazio e si ritrovano alle prese con un'emergenza infortuni che questa volta ha colpito il pacchetto offensivo. Paulo Fonseca ha quindi diversi problemi da gestire durante le festività natalizie, nelle quali a far riflettere è ancora il caso Theo Hernandez.

Le parole di Fonseca

"Jimenez in questo momento è un titolare" e ancora "Theo ha giocato tanto, è stato in nazionale. Non ha ancora trovato la miglior condizione fisica, è importantissimo per noi. Non è mai una punizione per lui, è semplicemente per farlo tornare nella condizione migliore. Continuo a dire che per me è il miglior terzino del mondo".

Due dichiarazioni a cui va dato contesto. Che gli allenatori esaltino le prestazioni di una riserva promuovendola a titolare nei postpartita e portando di conseguenza il numero di titolari a 15-16 giocatori è prassi ormai comune. Tuttavia, le quotazioni di Jimenez per un ruolo da titolare contro la Roma stanno salendo. Occorrerà capire se, per colmare le assenze, il tecnico portoghese intenderà promuovere lo spagnolo come ala sinistra (il ruolo in cui ha giocato per oltre un'ora a Verona) o se sarà ancora una volta schierato da terzino per rilevare Theo Hernandez.

Alex Jimenez
Verona v AC Milan - Serie A / Timothy Rogers/GettyImages

L'analogia con Leao

È successo anche con Rafael Leao. Panchine che non è ardito definire punitive (anche se spesso si tratta di un termine mal digerito) che lasciano fuori calciatori dall'indiscutibile livello per premiare altri che lavorano ottimamente in settimana, con il doppio scopo di far tornare in forma i primi e iniettare della fiducia nei secondi.

Con Leao è andata più o meno in questo modo. Il portoghese è rimasto fuori consecutivamente con Udinese, Napoli e Monza, per poi sfornare due delle prestazioni migliori della sua stagione contro Cagliari e Real Madrid. Per Theo Hernandez questa scatto non si è ancora verificato. A Verona è entrato a freddo, senza mai accendersi come accadeva in passato ma limitandosi al ruolo ordinato di terzino spesso bloccato, dietro con qualche lacuna difensiva emersa in un paio di occasioni. Non sappiamo quale sia la percentuale di caricamento di questa operazione già messa in atto da Fonseca, ma il Milan per riaddentare discorsi inerenti la Champions League ha immediatamente bisogno di Theo Hernandez in forma.

Theo Hernandez, Rafael Leao
AC Milan v Empoli - Serie A / Jonathan Moscrop/GettyImages

La questione rinnovo

Il contratto è in scadenza a giugno 2026 e la volontà di entrambe le parti, salvo novità dell'ultima ora, è quella di proseguire i propri percorsi insieme. Un futuro da capitano e un rinnovo già in cantiere per il cui accordo non sembra il momento più adeguato. Theo Hernandez rientra tra i terzini migliori del mondo e una situazione del genere, per non pregiudicare la permanenza del francese, non potrà durare ancora a lungo.


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