La valutazione delle stelle cala a picco: gli effetti della crisi del Milan

Il rendimento inferiore alle aspettative rende meno appetibili Maignan, Theo e Leao sul mercato
Maignan e Leao
Maignan e Leao / Nicolò Campo/GettyImages
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C'è inevitabilmente aria di crisi per il Milan, l'eliminazione in Champions League e gli ultimi risultati ottenuti in campionato - tre sconfitte consecutive contro Torino, Bologna e Lazio - fanno sì che l'obiettivo quarto posto sia diventato utopistico e che il finale di stagione si riveli più difficoltoso che mai. La situazione di classifica e il rendimento inferiore alle aspettative si riflettono anche sulle prospettive di mercato, riferendosi in questo senso alle possibili cessioni eccellenti, e a valutazioni che nel tempo si sarebbero sensibilmente ridimensionate.

Stelle in uscita: un crollo verticale

L'edizione odierna del Corriere della Sera analizza proprio questo aspetto, sottolineando come nell'arco di qualche mese il terzetto composto da Mike Maignan, Theo Hernandez e Rafael Leao abbia subito un ridimensionamento complessivo di circa 100 milioni di euro. Il quotidiano entra nel merito delle singole situazioni: Maignan sta vivendo una stagione inferiore rispetto alle precedenti e non è più quella certezza che i rossoneri avevano imparato ad apprezzare, il suo prezzo si sarebbe dimezzato passando da 70 milioni a 35-40 milioni di euro. La firma sul rinnovo fino al 2029 non è ancora arrivata, nonostante da tempo si parli di un'intesa già raggiunta, e il rendimento del portiere lo avrebbe allontanato dallo status di punto fermo anche in ottica futura (portando il Milan a riflettere sulla porta di domani).

Discorso ancor più accentuato per un Theo Hernandez protagonista di un'annata ben distante da quelle passate, di un calo evidente che si traduce anche in un crollo della valutazione che il Corriere misura in 20-25 milioni rispetto ai 70 milioni citati in estate (crollo collegato anche alla scadenza nel 2026 e a un rinnovo che non è in ballo). La missione rossonera è tanto chiara quanto ostica: riuscire a cederlo senza svenderlo. Infine Rafael Leao: in questo senso il quotidiano cita un calo da 90 a 60 milioni di euro, cifre comunque lontane anni luce dalla clausola da 175 milioni di euro valida fino a metà luglio. Il caso del portoghese appare comunque diverso rispetto a quello dei due francesi: una cessione può essere in ballo solo a fronte di offerte importanti e non appare certo un imperativo da perseguire a priori.

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