Marotta annuncia la novità U23 per l'Inter e non immagina un mercato rivoluzionario

Marotta
Marotta / Image Photo Agency/GettyImages
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Il presidente nerazzurro Beppe Marotta ha parlato a margine dell'odierna Assemblea dei Soci dell'Inter: il numero uno del club nerazzurro è intervenuto in conferenza stampa affrontando tutti i temi dell'attualità interista e proiettandosi anche sul futuro, con riferimento al prossimo mercato estivo. Interessante e degno di nota anche il passaggio sulla nascita dell'Under 23 dell'Inter. Queste le parole di Marotta:

Come sta la squadra: "Il momento sportivo è molto interlocutorio, ci sono ancora tantissimi punti a disposizione. Vorrei sottolineare le performance della nostra squadra, che ci vede sul panorama mondiale, essere al vertice in Italia. Motivo di orgoglio, serietà della proprietà, che anche quest'anno ha voluto dare il suo apporto. Essere primi in campionato, essere l'unica italiana in Champions League, essere tra le 8 squadre che si contenderanno la Coppa Italia, è motivo di grande orgoglio. L'Inter rispetta i suoi obiettivi. Come finirà? Possiamo definire questo campionato uno dei più equilibrati degli ultimi anni. Ci sono 3 squadre candidate, i giochi sono aperti, assisteremo a un finale entusiasmante. Noi vogliamo essere attori protagonisti" riporta FcInter1908.

Sul mercato: "Non si potrà parlare di rivoluzione. Siamo orgogliosi del lavoro fatto, da Ausilio a Baccin e Zanetti. Abbiamo sempre messo tasselli importanti che sono conseguenza della nostra filosofia: la prima è avere uno zoccolo duro di italiani. Poi andare alla ricerca di professionisti, magari avanti con gli anni, che hanno dato esperienza e competenza. Siamo già proiettati al futuro, monitorando le situazioni che si potranno verificare. Le critiche? Fa parte del gioco. La proprietà vuole tornare a fare investimenti anche su giocatori giovani, che possano diventare asset e dare qualità a una squadra con valori importanti. Non su può prescindere dal player trading".

Prospettive future: "Non aspettiamoci una rivoluzione. L'età media delle squadre del campionato italiano e della Champions si è abbassata, è giusto adeguarci. Non vuol dire che i nostri senatori verranno esclusi, valuteremo attentamente tutte le posizioni. Cambiano il modello non vengono meno gli obiettivi, quando si parla di Inter si parla del verbo "vincere": parteciperemo comunque con l'obiettivo di arrivare in alto. L'ambizione non significa arroganza, ma avere sicurezza in se stessi e in ciò che abbiamo fatto. Abbiamo fatto bene, stiamo dando continuità al nostro percorso. Non ci saranno stravolgimenti".

Gli arbitri: "La nostra società non si sbilancia sugli operati degli arbitri, è un ruolo molto difficile. In alcune occasioni ci sono situazioni che possono generare confusione, e questo è da collegare al protocollo da usa con il Var. Sono favorevole alla tecnologia, ma deve riportare sempre alla soggettività e alla centralità dell'arbitro. Ben vengano gli episodi oggettivi, ma quando interviene il Var secondo me deve essere perfezionato nell'utilizzo del protocollo. Credo che tutto questo possa essere affrontato a fine stagione".

Under 23: "La squadra U23? Posso dire ufficialmente che noi stiamo allestendo il modello dell'Under 23, a cui poi daremo un nome preciso. Presenteremo la domanda in federazione, non dovrebbero esserci problemi. Dalla stagione '25/26 anche noi avremo una squadra B. In linea di massima giocheremo a Monza, la stimo allestendo io, Ausilio, Baccin e Zanetti. Stiamo valutando un po' tutto: organizzazione e conduzione tecnica. Al momento siamo a livello di ipotesi".

Ripetersi in campionato: "Vincere è molto difficile, ma rivincere lo è di più. Il Milan l'anno dopo che ha vinto è andato in difficoltà, il Napoli uguale, noi siamo ancora primi. Nello sport è difficile ripetersi. Tornare campioni d'Italia sarebbe un orgoglio, vogliamo arrivare fino in fondo. Se qualcuno sarà più bravo faremo i complimenti, altrimenti sarà qualcosa di straordinario".

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