McKennie parla della sua duttilità e glissa sul rinnovo con la Juve
Centrocampista, incursore, esterno alto, terzino destro e, dal match di Coppa Italia contro il Cagliari, anche terzino sinistro: Weston McKennie può giocare praticamente ovunque. Ed è proprio della duttilità che lo contraddistingue che il centrocampista della Juventus ha parlato al termine di un'iniziativa benefica che la sua fondazione, la "McKennie's Magical Youth Mission", ha promosso all’Oratorio San Paolo di Torino. Di fronte ai diversi cronisti accorsi sul posto, il texano ha anche commentato la trattativa di rinnovo con i bianconeri.
Sul suo ruolo:
“Non cambia nulla, l’importante è giocare. Va bene anche in porta. L’ultimo anno con Allegri ho iniziato l’anno da terzino destro o quinto a centrocampo. L’importante è aiutare la squadra. Per me è facile aiutare la squadra, durante la mia carriera ho giocato in tutti i ruoli. Per me è sempre facile”.
La Juve come traguardo:
“Durante la mia carriera, anche da bambino, tanta gente non credeva in me.Anche quando ho iniziato la mia carriera qui alla Juventus, mi dicevano che la Juve era troppo grande per me e non avrei mai giocato. Mi piace questo, perché io faccio tutto il possibile per far cambiare idea”.
Sul futuro:
“Io mi trovo bene qui alla Juve, mi piace anche la città. Mi trovo bene con la squadra e lo staff, sono qua da 4 anni e voglio restare qua il più possibile ma dipende dalla società. Abbiamo già iniziato a parlare del rinnovo? Non lo so…(Ride, ndr)".
Sulla "pareggite":
“Si può sempre fare di più anche quando si vince. Non manca troppo, dobbiamo stare sempre allo stesso livello. Ci sono tanti infortuni e tanti che giocano spesso. Ma siamo la Juventus ed è normale che si deve provare a vincere”.