Motta chiede scusa ai tifosi e si scaglia contro l'atteggiamento dei giocatori
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Si conclude ai quarti di finale il cammino della Juventus in Coppa Italia. Allo Stadium i bianconeri perdono infatti ai rigori contro l'Empoli e devono dire addio anzitempo al torneo. Al termine dell'incontro, Thiago Motta ha commentato così ai microfoni di Sport Mediaset la prestazione dei suoi e l'eliminazione dalla Coppa Italia.
Cosa lascia una serata del genere?
"Vergogna. Abbiamo fatto un primo tempo di cui mi vergogno, spero che anche i giocatori sentano la stessa cosa. L'atteggiamento è stato vergognoso. Ho sbagliato io a non far capire l'importanza di questa partita. Non abbiamo meritato sul campo di andare in semifinale".
Si aspetta ripercussioni sulle prossime partite?
"Le critiche saranno forti. Il pubblico oggi è stato perfino gentile, nonostante quello che ha visto nel primo tempo. Spero in una reazione immediata dei giocatori. Ho una grandissima responsabilità io a non fargli capire l'importanza di partita così con la maglia della Juve".
Che difficoltà stai incontrando sul piano mentale?
"Oggi abbiamo visto che abbiamo giocato contro un Empoli che ha anche fatto riposare i titolari. Parlare di mentalità in questo momento è capire cosa fare e capire chi merita di stare qui dentro, e non pretendere senza dare. In campo non abbiamo dato niente, abbiamo solo sbagliato atteggiamento. Abbiamo giocato 20 volte col portiere senza prenderci responsabilità. È inammissibile. Chiedo scusa a tifosi, società e alla storia di questa società perché abbiamo toccato il fondo".
Credi ancora sulle potenzialità tecniche di questa squadra?
"Io credo nell'aspetto tecnico perché abbiamo giocatori di qualità, ne sono convinto. La qualità però non è sufficiente, servono altre cose per stare a questo livello e l'atteggiamento è la cosa principale. È la prima cosa su cui ho fatto leva da quando sono arrivato. È per questo che mi dispiace, perché i passaggi si possono sbagliare, ma l'atteggiamento no. Ma la responsabilità è mia".
Da dove ripartire?
"Dalla cosa basica del calcio e della vita: l'atteggiamento. Le cose bisogna meritarsele, non pretenderle e oggi ho visto giocatori pretendere senza dare nulla. Mi vergogno di vedere la mia squadra giocare così. Bisogna correre l'uno per l'altro rispettando il posto in cui sei e la storia di cui fai parte. Oggi abbiamo dimostrato tutto il contrario, specie nel primo tempo. È questo il problema oggi: non tecnico, ma di atteggiamento".
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