Nico Paz e Arda Guler, sogni di mercato dell'Inter: sponsor e aspetti tattici

Quel colpo di genio che innamora, quella spensieratezza che non è facile rintracciare in giovane età, almeno se guardiamo al mondo del calcio. Di talenti ne escono ogni anno, quasi ogni mese, ma sono pochissimi i giovani calciatori che riescono a imporsi nei principali campionati, e ancora meno quelli che vengono accostati ai club più forti del mondo.
Poi, andando sempre a scendere per quanto concerne i numeri e le possibilità, diminuiscono coloro in grado di strappare un un contratto con il Real Madrid e che riesconoanche a ritagliarsi uno spazio nella rosa blanca. Proprio accomunati da queste caratteristiche, abbiamo i due talenti di proprietà del Real a cui sembra interessata l'Inter: Nico Paz e Arda Guler.
Gli sponsor Calhanoglu e Lautaro Martinez
Ognuno ha uno sponsor, almeno ideale se non ancora dichiarato. Per Arda Guler ha parlato Hakan Calhanoglu, compagno di Nazionale con la Turchia, dove il gioilelino classe 2005 ha già disputato 18 presenze, esaltandosi a più riprese con il CT Vincenzo Montella. Uno spazio che al Real Madrid non ha a disposizione. Con i blancos ha infatti finora disputato 30 partite in stagione, ma soltanto 10 da titolare e per un totale di 1088 minuti, con 3 gol e 5 assist a referto.
"Deve giocare di più, è un fratello. Spero venga all'Inter;"
- Calhanoglu su Arda Guler
Molto diversa invece la situazione di Nico Paz, che ora sta iniziando a vestire abitualmente la maglia della Nazionale con Lautaro Martinez. L'argentino nato a Santa Cruz de Tenerife ha sposato il progetto Como, diventando nel giro di poche partite il faro offensivo della squadra di Cesc Fabregas, quello che ha contribuito in maniera diretta al maggior numero di gol (6 reti e 6 assist), nonché uno dei più presenti in campo fra i comaschi, secondo solo a Strefezza con 27 partite su 29 e 2078 minuti.
"È un ragazzo nostro, sotto osservazione, sta facendo benissimo e non avevo dubbi: capiremo a fine stagione quale decisione prendere;"
- Ancelotti su Nico Paz
Troppo talento a Madrid
La Nazionale come altro luogo per mettersi in mostra nell'attesa di una possibilità a Madrid. Come successo a Brahim Diaz, come invece mai accaduto ad Achraf Hakimi, Theo Hernandez e Martin Odegaard per spaziare fra i migliori talenti esplosi altrove. A volte, per formare parte della rosa blanca non occorre soltanto essere un potenziale fenomeno, serve il tempismo e l'occasione, che non sempre coincidono con i massimi obiettivi di ogni stagione del Real. Nella parte blanca di Madrid il tempo sembra scorrere più rapidamente che in altri luoghi.
È per questo che il Real, in particolare nelle figure di Carlo Ancelotti e Florentino Perez, dovrà probabilmente prendere una decisione sul futuro di Nico Paz e Arda Guler, giocatori alternativi considerando gli altri elementi inamovibili del pacchetto offensivo. Per evitare la svalutazione di entrambi, risulta evidente la necessità di salutare almeno uno dei due. Se Guler ha maturato più esperienza nella formazione di Ancelotti, Paz ne ha acquisita in misura maggiore da protagonista all'estero e, pur non essendo formalmente di proprietà dei blancos, il Real potrà reintegrarlo fino al 2027 pagando al Como una cifra compresa fra i 9 e gli 11 milioni.
Le possibili modifiche tattiche di Inzaghi
Non si tratta di calciatori sconosciuti e dunque la concorrenza per provare a strapparli al Real Madrid sarà senza dubbio agguerrita. Tuttavia l'Inter, rientrando fra le squadre più ambiziose d'Europa, va considerata come una piazza oggi sognata dai giovani calciatori. Un altro interrogativo riguarda però la possibilità di adattamento. Nè Nico Paz nè Arda Guler sono abituati a giocare con un sistema di gioco a tre, e fra le novità di Inzaghi, quella di modificare l'assetto difensivo non sembra essere in discussione.
Nonostante un integralismo che ha finora portato successo al tecnico e una coppia Thuram-Lautaro che sembra intoccabile, c'è un'idea che potrebbe solleticare la fantasia di Inzaghi. Una soluzione intravista spesso nelle diverse stagioni, soprattutto quando la sua Inter aveva l'immediata necessità di recuperare il risultato. Si tratta di sacrificare un centrocampista per inserire un trequartista/seconda punta alle spalle della coppia d'attacco così da aumentare istantaneamente il peso offensivo. Nel passato è toccato principalmente a calciatori come Alexis Sanchez o Joaquin Correa, nel futuro potrebbe anche diventare una soluzione più stabile.
Immaginare un'Inter più spericolata che modifica 1/11 e la posizione del triangolo in mediana non è un qualcosa di così distante dalla realtà. Il passaggio dall'odierno 3-5-2 al 3-4-1-2 sconvolgerebbe così tanto i meccanismo dei nerazzurri? E nel caso in cui la dirigenza affondasse il colpo per uno fra Nico Paz e Arda Guler sarebbe meglio vederli adattarsi come mezzali o metterli a proprio agio nel proprio ruolo? E ancora, dopo quattro stagioni alla guida dell'Inter, potrebbe essere arrivato il momento per Simone Inzaghi di offrire qualche significativa novità anche dal punto di vista delle posizioni in campo nel suo sistema di gioco?
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