Niente rinnovo e possibile addio all'Atalanta in estate: l'annuncio di Gasperini

Il ruolo di Gian Piero Gasperini nella crescita espressa dall'Atalanta negli ultimi anni è qualcosa di evidente e per certi versi di unico, sono rari nella storia i casi di club capaci di elevarsi in modo così dirompente e di assumere l'identità del proprio tecnico in modo così fedele. Questa stagione potrebbe però essere l'ultima di Gasp alla guida della Dea, ad ammetterlo è stato lo stesso tecnico parlando in conferenza stampa. Queste le sue parole alla vigilia della sfida con l'Empoli:
Il futuro: “L'intelligenza artificiale dice he vinceremo lo scudetto nel 2033? Grande, ma non sarà più il mio caso. C'è un inizio e una fine per tutte le cose, non ci saranno rinnovi o continuità. A fine stagione vedremo se sarà il caso di andare a scadenza o meno" riporta calciomercato.com.
Obiettivi: “Mi aspetto il massimo come sempre. Mi aspetto di credere nell'impossibile. Da parte di tutti, in tredici partite, come abbiamo fatto sempre in tanti anni. Solo se ci credi veramente, puoi rendere possibile quello che non lo è. L'obiettivo è cercare di stupire. Ho poco tempo per raggiungere l'impossibile, forse è l'ultima cosa che faccio".
Fuori dalla Champions: "L'altro ieri il presidente è venuto a complimentarsi con la squadra mettendo il premio come se avessimo superato il turno di Champions. Per l'impegno e la qualità del gioco col Bruges è stata una grande prestazione. Chiaramente ci aspettavamo di passarlo, ma negli episodi non siamo riusciti a trarli dalla nostra parte. Una qualificazione battagliata. Forse c'è casino mediatico, per noi lo è molto meno. Non c'è quella tensione di cui si parla, ce ne vorrebbe di più per credere nell'impossibile".
Su Lookman: "Lookman ha avuto un impatto straordinario, riguardo tutto quello che è nato dopo intorno al rigore non voleva essere, la mia, una annotazione offensiva. Ieri con Lucca dell'Udinese abbiamo avuto un'idea di quello che abbiamo sfiorato in mondovisione, per fortuna i ragazzi l'hanno evitato. Io avrei gradito che un giocatore come lui andasse da De Ketelaere a dirgli 'buttala dentro'. Non è una cosa contro. Se lavora sulla rincorsa sui rigori, lui che calcia di potenza e precisione può diventare un rigorista, magari anche il primo. Senza quattro rigori sbagliati, fatevi i conti dove saremmo in Champions e in campionato. Ho quasi la sensazione che ci sia la volontà di descrivere l'Atalanta come qualcosa che va per aria. La realtà per me è un po' diversa. Io parlo sempre davanti a tutta la squadra, l'argomento non ha mai sfiorato la società. Se s'è sentito offeso, io non volevo offenderlo. A me è piaciuto moltissimo quello che ha fatto l'Udinese su un rigore segnato. Lookman ha fatto la prima partitella alla vigilia, prima di domenica scorsa avvertiva fastidio a calciare col destro e fino a martedì l'ha evitato. È entrato in modo straordinario, che il suo gesto fosse generoso posso ammetterlo".
feed