No ai fondi del PNRR e spostamento al Castellani: il punto sul restyling del Franchi

  • Viola al Castellani? Incontro tra le parti il prossimo 3 dicembre
  • Il Consiglio di Stato ha confermato il no ai 55 milioni per il restyling
Stadio Franchi
Stadio Franchi / Ivan Romano/GettyImages
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Il rendimento positivo della Fiorentina in campionato, persino sorprendente rispetto alle attese dopo la fine del ciclo Italiano, trova un contraltare meno virtuoso nella vicenda - complessa e ormai datata - legata all'Artemio Franchi e al restyling dell'impianto viola. Si sottolineano due diversi punti di vista, due criticità da considerare: da un lato la conferma del no ai 55 milioni del PNRR da dedicare ai lavori del Franchi, dall'altro la possibilità - ancora al vaglio - di vedere i viola disputare le partite casalinghe fuori da Firenze, nello specifico a Empoli.

Fiorentina al Castellani?

L'edizione odierna de La Nazione si sofferma su entrambi gli aspetti: l'obiettivo del Comune di Firenze sarebbe quello di accelerare sensibilmente i lavori al Franchi grazie allo spostamento dei viola al Castellani, date le tempistiche dilatate rispetto alle attese. Il prossimo 3 dicembre andrà in scena un incontro proprio su tale tema, alla presenza della sindaca fiorentina Funaro, del governatore Giani, del primo cittadino empolese Mantellassi e dei rappresentanti dei due club implicati.

Già in passato si è parlato di tale prospettiva, l'ex sindaca di Empoli - Brenda Bernini - ha sottolineato le problematiche di orine pubblico connesse allo spostamento al Castellani. Adesso l'ipotesi in ballo è quella di un trasferimento per le ultime partite del 24/25: a partire dalla stagione successiva ci saranno i lavori anche al Castellani e l'ipotesi di ospitare i viola sarà a quel punto preclusa.

Confermato il no ai fondi

Per quanto riguarda i fondi del PNRR il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità del provvedimento che, il 28 aprile 2023, bocciò l'assegnazione dei 55 milioni ai lavori di restyling del Franchi. Il Comune di Firenze ha fatto ricorso a suo tempo, sottolineando la presenza di un obiettivo sociale alla base del finanziamento e tirando in ballo una disparità di trattamento rispetto al Comune di Venezia.

L'ultima sentenza del Consiglio di Stato prende posizione anche su tale punto: "A differenza del Comune di Firenze in relazione al quale il finanziamento si riferisce esclusivamente alla riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi, il Comune di Venezia presenta una progettualità più complessa che, oltre allo stadio, prevedeva opere di verde e paesaggio, una arena e opere di viabilità interna per realizzare il 'Bosco dello Sport'".