No al traghettatore: il sogno e le altre ipotesi per la panchina della Juve

Profili diversi e diverse idee di Juve: ipotesi per un eventuale dopo-Motta
Conte e Gasp
Conte e Gasp / Marco Luzzani/GettyImages
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Il passaggio repentino dal desiderio di tornare in corsa per lo Scudetto alla dura sconfitta interna con l'Atalanta, in un vero e proprio scontro diretto, ha posto la stagione della Juventus sotto una luce evidentemente diversa e ha enfatizzato l'aria di crisi e di contestazione emersa prima della partita vinta col Verona nella giornata scorsa. Tornano dunque in ballo le voci sull'interruzione del progetto targato Thiago Motta, pensato come un discorso a lungo termine dalla società, ed emergono già i primi candidati per un'eventuale successione dell'attuale allenatore.

Le idee per la panchina della Juve

L'idea di un traghettatore e di un avvicendamento precedente alla fine della stagione non intriga il club bianconero, l'idea più verosimile è quella di condurre l'annata in porto con Thiago Motta in panchina e di valutare dunque il suo operato in base alla qualificazione (o meno) alla prossima Champions League. Secondo La Gazzetta dello Sport i giorni chiave per il futuro saranno quelli che vanno dal 25 maggio al 14 giugno, inizio del rinnovato Mondiale per Club: in questa finestra, in caso di divorzio da Thiago Motta, la Juventus si legherebbe al nuovo tecnico e varerebbe dunque l'inizio di un nuovo ciclo.

Igor Tudor
Tudor / Paolo Bruno/GettyImages

Per immaginare un cambio da qui a fine stagione occorre ipotizzare un crollo verticale, tale da mettere in dubbio il raggiungimento del quarto posto con Motta alla guida: Tudor rappresenterebbe il profilo più verosimile in caso di soluzione in corsa, ancor di più per la sua conoscenza dell'ambiente (come giocatore e come membro dello staff di Pirlo). Un'altra idea "in corsa" è quella che condurrebbe a Roberto Mancini, sicuramente una garanzia a livello di esperienza internazionale.

Passiamo poi su un piano diverso, quello dei sogni: Antonio Conte è classificabile come tale, la Gazzetta sottolinea come - in linea di principio - la rosa bianconera possa essere adatta anche per l'attuale assetto a tre proposto dal tecnico partenopeo, senza richiedere stravolgimenti. Il tutto chiaramente andrebbe a unirsi a un discorso, più che gradito alla piazza, di appartenenza e di DNA coerente con la storia bianconera.

Antonio Conte, Roberto De Zerbi
Conte e De Zerbi / Mike Hewitt/GettyImages

Il futuro in bilico di Gasperini all'Atalanta porta l'attuale tecnico della Dea a entrare di diritto nei candidati per un eventuale dopo-Motta, il quotidiano cita il rilancio di Koopmeiners e la valorizzazione dei giovani come eventuali capisaldi di un Gasp bianconero. Infine Roberto De Zerbi, allenatore in grado di dare un'identità di gioco chiara alle proprie squadre, anche se composte da giovani e prive di stelle di prima grandezza (come dimostrato soprattutto nella prima fase della carriera, prima dell'esplosione a livello internazionale).

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