Orsolini meraviglioso nel recupero, vittoria Champions del Bologna sull'Inter
- Orsolini accende il sogno Champions del Bologna
- Ora l'Inter non ha più alcun vantaggio sul Napoli

L'Inter fa visita al Dall'Ara contro il Bologna e i fantasmi dello Scudetto del passato. Per provare a tornare a più 3 sul Napoli, Simone Inzaghi sceglie Sommer fra i pali, difeso dal titolarissimo trio formato da Pavard, Acerbi e Bastoni. Sulla corsia di destra Darmian rileva l'infortunato Dumfries, mentre a sinistra Carlos Augusto supera Dimarco. In mediana comanda Calhanoglu, con i soliti Mkhitaryan e Barella ai suoi lati, mentre per affiancare Lautaro Martinez in attacco figura il connazionale Joaquin Correa, parte dalla panchina l'ex di giornata Marko Arnautovic.
Tante sorprese nel Bologna di Vincenzo Italiano che corre ancora per la Champions League e schiera Ravaglia fra i pali, con Skorupski indisponibile. La linea difensiva è la solita a quattro con Holm, Beukema, Lucumí e Miranda da destra a sinistra. Nella mediana a due la regia è affidata all'esperto Remo Freuler e a un ritrovato Aebischer, mentre le esclusioni importanti arrivano dal parco attaccanti. Parte fuori Riccardo Orsolini, che lascia spazio a Ndoye e Benja Dominguez sulle corsie esterne, mentre ad agire alle spalle del confermato Dallinga (panchina per Castro), c'è Odgaard.
Le formazioni ufficiali di Bologna-Inter
Bologna (4-2-3-1): Ravaglia; Holm, Beukema, Lucumì, Miranda; Aebischer, Freuler; Ndoye, Odgaard, Dominguez; Dallinga. All. Italiano
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Correa, Lautaro Martinez. All. Inzaghi
La chiave tattica della partita
La prima marcia importante la cambia l'Inter. Dopo appena tre minuti la squadra ospite riesce a spaventare i tifosi felsinei creando una doppia occasione. Prima Lautaro impegna Ravaglia con un tentativo di pallonetto da posizione defilata; poi, dal calcio d'angolo che ne consegue, Carlos Augusto anticipa tutti e di testa in tuffo lambisce il palo. Il Bologna si sveglia soprattutto con un paio di conclusioni imprecise di Ndoye e i ritmi diventano subito altissimi.
I rossoblù conquistano fiducia e l'Inter prende un grosso spavento. È ancora Dan Ndoye, senza dubbio migliore in campo della prima mezz'ora, a bruciare in velocità Acerbi e a servire dentro l'area un assist preciso per Dallinga; il numero 24 devia verso la porta, ma Pavard trova un tocco provvidenziale che salva la sua squadra dallo svantaggio. È l'occasione più grande di un primo tempo intenso che si conclude però in perfetta parità.
Le due squadre rientrano senza modifiche nella seconda frazione, ed è sempre il Bologna la attiva in fase offensiva. Il primo brivido lo causa il giovane Benja Dominguez con un destro a giro su schema da punizione che esce però di qualche metro. Tra l'ora di gioco e il 70° arriva la girandola di cambi che riguarda principalmente gli ospiti. Inzaghi toglie gli ammoniti Mkhitaryan e Bastoni per Frattesi e Dimarco, e inserisce poco dopo anche Taremi per Correa; Italiano (espulso in seguito a una lite con Farris) mette dentro Riccardo Orsolini togliendo dal campo Benja Dominguez.
Nemmeno i successivi ingressi di Castro e Cambiaghi sembrano modificare l'andamento di un secondo tempo non all'altezza del primo. L'unico spunto è un colpo di testa dell'ultimo subentrato che termina di poco a lato con Sommer in pieno controllo della situazione. Le occasioni scarseggiano tranne per un finale concitato e ricco di cross felsinei. Ed è proprio da uno di questi che cambia tutto. Il 'cross' arriva addirittura da rimessa laterale di Miranda, deviata da un centrale nerazzurro sul secondo palo dove si coordina in modo magnifico il subentrato Riccardo Orsolini che con una mezza rovesciata distrugge il punto dell'Inter e ne regala tre a un Bologna da Champions League.
L'episodio della partita
Ancora Bologna. Come tre anni fa. Il passaggio da Bologna sembra stregato per un'Inter che si arrende negli ultimi secondi del recupero. È Riccardo Orsolini a punire con una rete meravigliosa i nerazzurri, recuperati in vetta dal Napoli di Antonio Conte e ora costretti a non sbagliare più con l'ipotesi spareggio Scudetto sullo sfondo.
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