Palladino primo in classifica con la Fiorentina: le sue considerazioni sul momento viola

Raffaele Palladino
Raffaele Palladino / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Con l'ottima vittoria contro il Verona con una tripletta di Moise Kean, la Fiorentina di Raffaele Palladino si ritrova al primo posto momentaneo insieme a Napoli e Atalanta. Un risultato inaspettato considerando le difficoltà delle primissime settimane, ma meritato per quanto fatto vedere dalla squadra viola dopo il primo periodo con troppi alti e bassi. Al termine della partita vinta contro gli scaligeri, il tecnico viola ha parlato in conferenza stampa.

"Se restiamo lassù in classifica dipende da noi, dagli allenamenti, dall'atteggiamento, dall'intensità e dallo spirito che abbiamo sempre. I frutti della domenica arrivano da quanto facciamo in settimana. Il gruppo è competitivo e vuole continuare a stupire e crescere, della classifica non mi importa, non la guardo. Ora ci riposiamo qualche giorno, poi ripartiamo. Ci tengo a dedicare la vittoria di oggi a Ikone che ha subito un lutto in famiglia"

"Volevo Kean già a Monza, lo vedevo come un grande attaccante. Lui ha tutto. Deve continuare a stare così bene fisicamente, i frutti che sta raccogliendo arrivano dal suo lavoro quotidiano. Ed è merito anche della squadra. Oggi hanno tutti attaccato e difeso insieme, la difesa è stata brava nei duelli. Non era semplice, loro giocavano tanto di ripartenza. Ora siamo alla ricerca della maturità, credo la squadra stia lavorando bene. La Serie A non è facile, trovi chi ti prende alto, chi ti sfida a viso aperto ma anche chi difende 4-5-1 come oggi. Non è facile scardinare difese così: ci vuole pazienza, intelligenza e maturità per capire come comportarsi. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà, nel secondo tempo non c'è stata partita".

"Ogni volta che sono venuto a Firenze ho sempre sentito cantare e dare una marcia in più alla squadra. Quest'anno si vede grande entusiasmo e la gente è felice. Ogni tanto mi concedo una serata libera e vado in giro, percepisco l'entusiasmo della gente. C'è grande gioia, continuiamo così ma non illudiamoci, potrebbero arrivare tempo in cui non riusciamo a vincere e avremo bisogno dei nostri tifosi".

"Era strano non vedere Comuzzo preso in considerazione della nazionali. Finora era in Under 20 e ha saltato lo step dell'Under 21. Ha sempre lavorato bene e adesso per lui viene il difficile, Gli ho detto che difficoltà avrà, ora ha gli occhi puntati addosso e deve continuare a lavorare così. Beltran interpreta il ruolo del trequartista in maniera perfetta, se oggi abbiamo vinto è anche merito suo: vede e sente calcio, in quella posizione è straordinario. Non so quanto ancora potrò migliorarlo in quella posizione ma mi sta piacendo. Ha fatto una fase difensiva incredibile, quasi da centrocampista: chi fa quella posizione deve aiutarci nelle due fasi. Su Sottil potrei dire tante cose, ma sarò breve: ho avuto un confronto con lui da uomini nel mio ufficio, circa un mese fa. Da quel momento lui ha proprio svoltato, cambiato modo di allenarsi e di giocare. È cresciuto molto. Si è convinto che doveva dare qualcosa in più. Io non ho fatto nulla, ha fatto tutto lui. Adesso è un altro giocatore, oggi difendeva quasi da difensore. Credevo e credo nelle sue potenzialità, può fare qualcosa in più sulla fase realizzativa, gli manca qualcosa nell'ultima scelta e nel passaggio. Sono felice che il pubblico oggi l'abbia applaudito".

"Oggi vinca il migliore tra Inter e Napoli. Gudmundsson ha avuto un brutto infortunio, sta recuperando bene, sta ricominciando a correre, ci vorrà ancora qualche settimana per riaverlo in gruppo. Non voglio dare tempi ma spero il percorso di recupero continui così. Cataldi ha avuto un problema al tallone, leggero, oggi potevamo rischiarlo ma alla fine della sosta ci sarà".


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