Perché il Como può spendere così tanto sul mercato?
Di Marco Deiana
Como scatenato sul mercato. La sessione invernale si è aperta con tre colpi della società neopromossa in Serie A. Si tratta del portiere Jean Butez, del centrocampista Maxence Caqueret e dell'attaccante Assane Diao per un esborso totale di circa 30 milioni di euro. In Serie A pochi club possono permettersi un mercato di riparazione di questo livello (e manca ancora metà mese). Questi investimenti vanno aggiunti a quelli effettuati in estate, per una spesa totale in quasi due sessioni di mercato di circa 80 milioni di euro.
Un budget importante per una squadra neopromossa in Serie A e con un fatturato al 30 giugno 2024 di 9,8 milioni di euro, che sicuramente migliorerà nella stagione 2024-25 con l'aumento dei ricavi dai diritti tv, sponsorizzazioni e anche biglietteria. Dietro questi investimenti sul mercato c'è una proprietà indonesiana che non ha problemi di liquidità. I fratelli Hartono hanno un patrimonio totale di circa 50 miliardi di dollari e vogliono trasformare il Como in una squadra di primissimo livello, sfruttando il nome della città conosciuta in gran parte del mondo.
La strategia della proprietà del Como appare chiara. Investire tanto quest'anno per gettare le basi per la crescita graduale della squadra e puntare nel giro di pochi anni alla qualificazione in Europa. C'è un piccolo particolare. Attualmente, senza competizioni europee, la proprietà può ripianare le perdite di bilancio e tenere a galla i conti del club, ma in caso di qualificazione in Europa subentrerebbe il controllo della UEFA tramite il Fair Play Finanziario (che controlla i tre bilanci precedenti alla qualificazione nelle coppe europee) e ad oggi potrebbe avere difficoltà ad ottenere il via libera (a causa della perdita di quasi 50 milioni solamente nell'ultimo bilancio).
Diverso il discorso se la qualificazione ad una delle tre competizioni europee dovesse arrivare tra qualche anno, quando gli investimenti di questa stagione saranno già stati abbondantemente ammortizzati (e qualche giocatore potrebbe generare utili plusvalenze) e il fatturato sarà sicuramente superiore a quello attuale, permettendo alla dirigenza di muoversi rispettando le linee guida della UEFA (pur, teoricamente, potendo disporre della potenza di fuoco della proprietà indonesiana).