I migliori 10 centrocampisti di Euro 2020
La marcia di avvicinamento agli Europei sta per concludersi e a Roma stanno per aprirsi le danze, i protagonisti sono ormai noti e i tifosi si pregustano le giocate dei propri campioni preferiti.
Provando a immaginare chi potrà realmente lasciare il segno sulla prossima competizione è evidente lo spazio da riservare ai centrocampisti: elementi di qualità, in grado di inventare giocate decisive, ma anche esempi di abnegazione e carica agonistica, capaci di trascinare la squadra là nella zona nevralgica del campo.
Anche in occasione di Euro 2020 non manca un panorama più che mai completo, assolutamente multiforme, pensando ai centrocampisti pronti a scendere in campo: questi dieci protagonisti annunciati della competizione.
1. Kevin De Bruyne
Anche Kevin De Bruyne, come altri protagonisti annunciati degli Europei, ha vissuto una marcia di avvicinamento a dir poco delicata, segnata dallo scontro con Rudiger in finale di Champions.
Il CT Martinez ha accolto con comprensibile gioia l'arrivo in ritiro di quello che, in una Nazionale di grandi qualità, appare come la stella più brillante: De Bruyne salterà l'esordio ma avrà modo di tornare nei momenti più decisivi, portando il proprio contributo di assist e di giocate illuminanti, perle rare anche nel panorama delle stelle.
2. Luka Modric
Il Pallone d'Oro del 2018 è un'istituzione e una guida per la sua Croazia, è pronto a giocarsi l'ennesima competizione da protagonista assoluto (risultava tra i convocati agli Europei già nell'ormai lontano 2008).
Capitano e fulcro del gioco croato, vero irrinunciabile sia se utilizzato tra i due centrocampisti nel 4-2-3-1 che, più sporadicamente, come trequartista. Si tratta del recordman assoluto di presenze nella Croazia, avrà modo di allungare ancora su Srna in tal senso e di consacrare ancor di più la propria posizione.
3. Bruno Fernandes
Un nome che certo non può apparire banale agli occhi dei tifosi italiani, avendo presenti i precedenti in Serie A prima della definitiva consacrazione tra Sporting e Manchester United.
Proprio coi Red Devils ha saputo affermarsi come uno dei centrocampisti dai numeri più impressionanti del panorama europeo, con 18 gol e 11 assist nell'ultima Premier, ben 28 gol e 17 assist tra tutte le competizioni. Le sorti del Portogallo, al di là della comprensibile attesa per CR7, passeranno anche dai piedi di Fernandes e dalle sue doti da cecchino sui calci piazzati.
4. Frenkie De Jong
La qualità e l'importanza di certi giocatori va anche al di là delle singole giocate e del loro livello tecnico, aspetto che del resto segna il passo dal concetto di campione a quello di uomo chiave.
E proprio di questo si parla riferendosi a De Jong, riflettendo anche sul suo ruolo assunto via via nel Barcellona di Koeman oltre che nell'Olanda: metronomo della squadra e vero fulcro da cui dipenderà tanto del gioco della squadra di de Boer.
5. N'golo Kanté
Non solo uno dei più attesi in ottica Europei ma, di fatto, l'uomo del momento, preso da un'esposizione mediatica senza precedenti pensando alla sua storia: una carriera in crescita costante, segnata dalla sua capacità di diventare l'uomo ovunque e l'anima del Chelsea, una macchina così inesauribile da oscurare (o comunque offuscare) le qualità di compagni più votati all'estetica.
Un giocatore, poi, particolarmente amato e considerato per la sua personale storia fatta di umiltà e di sudore più che di lustrini e serate di gala: il fatto stesso che qualcuno accosti il suo nome al Pallone d'Oro, al di là di quel che succederà, dice tanto.
6. Piotr Zielinski
Il centrocampista polacco ha affinato sempre di più le proprie qualità, completando la propria maturazione e disputando una stagione impreziosita da 8 gol e 11 assist, probabilmente la sua migliore di sempre.
Anche il CT Paulo Sousa ha ammesso di vederlo come un potenziale leader della sua Polonia, un giocatore completo e versatile chiamato adesso a consacrarsi su uno scenario come quello degli Europei.
7. Marco Verratti
Il percorso di avvicinamento a Euro 2020 è stato a dir poco critico e complesso per il centrocampista del Paris Saint Germain, elemento cardine della Nazionale azzurra di Mancini e del nuovo corso dell'Italia.
Il timore di non averlo a disposizione è stato forte, dopo l'infortunio di un mese fa, ma la risposta del giocatore è stata la migliore possibile, come sottolineato dal CT, e cresce dunque la fiducia nel recupero: magari non sarà già contro la Turchia ma resta fondamentale che il centrocampo azzurro possa tornare a contare su uno dei suoi pilastri.
8. Phil Foden
La fama di pupillo di Pep Guardiola non è certo un bagaglio semplice da portare con sé, una fama che però ha trovato conferma nelle prestazioni del classe 2000 del City e che non si è dunque rivelata la classica arma a doppio taglio.
L'immensa versatilità, poi, fornisce a Southgate un ulteriore motivo per puntare sul gioiello del City, utilizzandolo sia come mezzala che a supporto dell'unica punta nel 4-3-3 che il CT è tornato ad utilizzare con continuità.
9. Hakan Calhanoglu
I dubbi sul futuro al Milan non si spengono del tutto, attraverso un'alternanza regolare di riavvicinamenti e indiscrezioni sul futuro altrove, ma al di là delle possibili distrazioni in tal senso è evidente il suo ruolo fondamentale nell'undici di Gunes.
Sia come trequartista che, più spesso, partendo da sinistra nel 4-2-3-1 il rossonero dà il meglio di sé in Nazionale, con le sue capacità balistiche e i suoi calci piazzati fondamentali per le sorti del reparto avanzato turco, forse ancor di più di quanto non accada agli ordini di Pioli.
10. Ferran Torres
La Spagna, a differenza di altre Nazionali, sta vivendo un periodo di transizione e di effettivo ricambio generazionale: in questo senso Ferran Torres appare un elemento chiave, uno dei punti fermi di quella che sarà la Spagna del futuro (anche futuro prossimo).
La fiducia di Guardiola, come nel caso di Foden anche se in modo forse meno clamoroso, ha dato un'ulteriore spinta alla crescita del giocatore che sarà l'esterno offensivo titolare, a destra, nell'undici di Luis Enrique.