10 squadre che dovrebbero ingaggiare Thiago Motta per la prossima stagione
A Bologna, risponderanno i tifosi rossoblu, ovviamente e giustamente. Ed è quella che, con i felsinei a un passo dalla prossima Champions League, appare come l'ipotesi più probabile. Thiago Motta ha impressionato al punto di apparire come possibile candidato su alcune tra le panchine più importanti in Italia e nei principali campionati europei.
Dichiariamo apertamente che questo gioco di provare a posizionare le teste degli allenatori alla guida di club improbabili ci stuzzica, e che si tratta di una pura speculazione incauta e molto fantasiosa, molto lontana dalla realtà di quello che accadrà in estate, prodotta dalla domanda di cui sopra: dove vi piacerebbe vedere Thiago Motta nella prossima stagione?
Milan
Partiamo dalle squadre italiane e, su tutte, da una di quelle che molto probabilmente cambierà guida tecnica il 30 giugno o giù di lì. Al Milan si chiuderà il ciclo Stefano Pioli e saluterà anche Olivier Giroud. Per la panchina rossonera si sono fatti tanti nomi e la sensazione è che per uno come Thiago Motta non si solleverebbe una rivolta popolare come accaduto per Lopetegui. Soprattutto se insieme a lui, vista la necessità di una punta, arrivasse un nome come Joshua Zirkzee.
Juventus
La Finale di Coppa Italia e poi le novità sul futuro della Juventus. Mancano una decina di giorni alla prima ufficialità della prossima stagione bianconera, almeno per quanto concerne la panchina. Massimiliano Allegri ha un altro anno di contratto, ma da tempo la squadra di Torino viene menzionata come quella in pole per l'ipotetico arrrivo di Thiago Motta. Si tratterebbe di un taglio radicale con il recente passato, accettato a metà tra i tifosi che sono disposti a cominciare un nuovo ciclocon un tecnico emergente e coloro che invece preferiscono un profilo con un Palmarés più ricco.
Napoli
A fine anno, dopo le ipotesi di permanenza, probabilmente saluterà anche Francesco Calzona, pronto a tornare a tempo pieno come CT della Slovacchia. De Laurentiis ha parlato di Thiago Motta al passato, in riferimento alla stagione che si sta per concludere, dichiarando che dopo una conversazione di 6 ore avvenuta a Roma, il tecnico del Bologna "puntava ad allenare all'estero". Se la sua carriera proseguirà su questa scia positiva, allenare all'estero potrebbe essere un'evoluzione inevitabile, ma l'idea di compiere una tappa intermedia a Napoli non andrebbe scartata di default.
Atletico Madrid
L'estero. Inizia qui la sequenza di idee folli a cui ci piacerebbe assistere. Il Barcellona, con la conferma ufficiale di Xavi, ha chiuso le porte; l'Atletico invece non le ha mai aperte. Diego Pablo Simeone è la leggenda vivente del club colchonero e la sensazione è che, nonostante i risultati, sarà lui a scegliere quando salutare i rojiblancos. Se dovesse avvenire in estate, perché non provare a cambiare radicalmente ideologia calcistica affidando la panchina a chi in Liga ha già giocato da calciatore?
Bayern Monaco
Proviamo a sognare in grande perché nessuno ce lo vieta. Thomas Tuchel ha fallito in Bundesliga e tra qualche giorno potrebbe rimanere ufficialmente senza trofei. Una stagione da dimenticare se si è alla guida di un club che si chiama Bayer Monaco, nel quale restare a secco non è un'ipotesi contemplata. Nella storia degli allenatori bavaresi gli unici due italiani che vi si rintracciano sono Trapattoni e Ancelotti ma, soprattutto negli ultimi anni, la dirigenza del Bayern non ha rinunciato a scommettere su tecnici emergenti (Nagelsmann e Kovac). Quella di Thiago Motta non sembra proprio un'idea presa in considerazione, ma chissà che il link non possa arrivare proprio da Joshua Zirkzee sul quale il Bayern ha il diritto di recompra.
Tottenham
Dopo un inizio brillante, il Tottenham si è sciolto in una pioggia di risultati negativi che fanno già dubitare di Ange Postecoglou. La connessione con l'Italia è sempre viva a Londra, città in cui gli allenatori del nostro paese hanno operato con alti e bassi sulle panchina di diversi club. Il puntare su tecnici emergenti è una questione che contraddistingue molte squadre della Premier League (l'Arsenal con Arteta, il Chelsea con Potter, il Liverpool ora con Slot), e gli spurs sono una di queste.
Lipsia
Diventare un volto Red Bull per proseguire il percorso di crescita all'estero? Marco Rose ha un altro anno di contratto con il Lipsia, squadra che sembra avere il terreno idealmente perfetto per Thiago Motta. Come terza o quarta potenza tedesca potrebbe riproporre in grande quanto creato a Bologna. Lì troverebbe giovani talenti con già una notevole esperienza europea alle spalle e il clima giusto per condurre con serenità l'evoluzione della sua carriera.
Al Nassr
I contratti che la Saudi Pro League offre fanno dubitare chiunque, questo è ormai evidente. Tuttavia, per un allenatore emergente non si tratta dell'ipotesi migliore se le ambizioni (non sappiamo quali siano) rispettano il senso comune e coincidono dunque con la speranza di arrivare al Top. Certo, come altro lato positivo, ci sarebbe la possibilità ormai unica di allenare Cristiano Ronaldo all'Al Nassr, seppur a fine carriera.
Inter Miami
Se mettiamo Ronaldo, non possiamo ignorare Messi in quel dualismo con cui sono state raccontate le carriere del campione portoghese e argentino. All'Inter Miami hanno ormai costruito qualcosa di unico, richiamando al servizio del 10 i vari Suarez, Busquets e Jordi Alba. La società di Beckham punta sempre più in alto guidata al momento dal Tata Martino. Trascinare oltreoceano uno degli allenatori più promettenti del palcoscenico europeo sarebbe una mossa senza dubbio intrigante per l'MLS, che ha sempre e solo importato calciatori famosi.
Brasile
L'idea Ancelotti stuzzicava chiunque. Sarebbe stato il primo CT della Seleçao non brasiliano senza polemiche di nessun tipo. Alla fine Carletto ha scelto di continuare al Real Madrid e la panchina del Brasile è stata affidata a Dorival Junior. Chi ha entrambe le nazionalità è proprio Thiago Motta, nato a São Bernardo do Campo nel 1982, cresciuto nelle giovanili del Clube Atletico Juventus e facente parte delle nazionali giovanili brasiliane, con addirittura 2 presenze nella Gold Cup del 2003 giocata con la maglia della Seleçao. Il calcio per Nazionali non attrae gli allenatori emergenti in questa fase della propria carriera, ma se dovesse chiamare il Brasile...