100 anni di Cagliari #85: i colori sociali del club
Di Marco Deiana
Chent'annos. Cento anni di Cagliari e cento racconti sul club rossoblù. I calciatori, allenatori, dirigenti e presidenti ma anche eventi e curiosità che hanno fatto la storia della società isolana. Un viaggio nel cuore della squadra che rappresenta un'intera regione per cento giorni, fino al 30 maggio 2020, giorno del Centenario rossoblù.
Dal bianco dell'esordio al classico rossoblù passando anche per un periodo a tinte nerazzurre. Durante la sua storia, il Cagliari ha cambiato almeno tre volte i colori sociali anche se - a dirla tutta - ufficialmente è stata fondata con i colori rosso e blu, gli stessi colori della città capoluogo della Sardegna, presenti anche nel logo e nella bandiera comunale.
La prima maglia ufficiale del Cagliari Calcio aveva un colore solo: il bianco. Il motivo? Il club venne fondato da Gaetano Fichera, un medico chirurgo, e per l'esordio contro la Torres (amichevole vinta 5-2) nel 1920 riadattò i camici bianchi e vennero utilizzati per la partita, disputata allo stadio Stallaggio Meloni. Lo stesso bianco che poi è tornato di moda negli anni successivi per la creazione della seconda maglia da gioco (quella chiamata anche "da trasferta").
Ma attraverso i quotidiani dell'epoca possiamo risalire ai colori di maglia dei primi cinque anni di vita del Cagliari. In un articolo de L'Unione Sarda datato 9 gennaio 1921 si legge infatti che per la squadra cagliaritana viene chiamata rosso-bleu. Ciò testimonia quindi l'utilizzo di maglie rossoblù fin dai primi anni di vita (ad eccezione dell'esordio ufficiale contro la Torres).
Attenzione però: dal 1925 al 1928 il Cagliari indosso anche delle magliette a strisce nere e azzurre. Lo ha fatto per la prima volta il 25 gennaio 1925 durante una gara del campionato regionale sardo. Maglie che vennero utilizzate solamente tre anni. Dalla stagione 1928-29 la squadra isolana utilizzò per sempre le maglie rossoblù.
Articolo e rubrica a cura di Marco Deiana