100 anni di Cagliari #88: l'avventura quasi perfetta in Coppa UEFA

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AS Photo Archive / Alessandro Sabattini/Getty Images
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Chent'annos. Cento anni di ​Cagliari e cento racconti sul club rossoblù. I calciatori, allenatori, dirigenti e presidenti ma anche eventi e curiosità che hanno fatto la storia della società isolana. Un viaggio nel cuore della squadra che rappresenta un'intera regione per cento giorni, fino al 30 maggio 2020, giorno del Centenario rossoblù.


Poteva diventare una annata speciale. È rimasta una stagione indimenticabile ma senza quella ciliegina sulla torta che probabilmente la squadra e i tifosi del Cagliari meritavano. Il cammino dei rossoblù nell'edizione 1993-94 di Coppa UEFA è ancora vivo nel ricordo del tifo cagliaritano. Una corsa terminata ad un passo dalla finalissima, conclusa in semifinale contro l'Inter dopo una vittoria (in rimonta) illusoria nel match d'andata.

Il cammino del Cagliari in Coppa UEFA

Il Cagliari è nelle mani di Bruno Giorgi, scelto dal giovane patron Massimo Cellino per sostituire Luigi Radice dopo appena una giornata. Siamo ancora agli inizi di settembre e l'avventura in Coppa UEFA per i sardi inizia dai trentaduesimi di finale con la doppia sfida contro la Dinamo Bucarest. All'andata in Romania la formazione rossoblù esce sconfitta di misura. Dopo aver recuperato due volte lo svantaggio, i sardi cadono a pochi minuti dalla fine a causa di un calcio di rigore realizzato da Pana. Due settimane più tardi al Sant'Elia la squadra cagliaritana ribalta la situazione: i gol di Matteoli e Oliveira spianano la strada verso i sedicesimi di finale.

Il Cagliari pesca il Trabzonspor. Nel match d'andata i sardi affrontano una trasferta insidiosa a Trebisonda, in Turchia. I padroni di casa sembrano avere in mano la vittoria dopo aver sbloccato il risultato alla mezz'ora di gioco ma nei minuti finali di gara arriva il pareggio d'oro firmato da Dely Valdes. Un gol che vale la qualificazione. Infatti al ritorno in Sardegna le due squadre non vanno oltre lo 0-0 e il Cagliari conquista l'accesso agli ottavi di finale.

Contro i belgi del Malines è tutto molto più facile. Nel match d'andata, giocato in Belgio, il Cagliari vince per 3-1 grazie alle reti di Matteoli, Oliveira e Pusceddu, ipotecando di fatto la qualificazione, arrivata definitivamente due settimane più tardi al Sant'Elia: 2-0 netto in casa con reti di Firicano e Allegri. Il popolo rossoblù inizia a sognare in grande.

Un sogno alimentato dalle prestazioni convincenti della squadra in campo europeo. Per i quarti di finale i sardi pescano la Juventus. Questa volta la gara d'andata si gioca al Sant'Elia e la risolve Dely Valdes, permettendo alla squadra di giocarsi il ritorno con il minimo vantaggio. Ma questo è un Cagliari che non si accontenta e al Delle Alpi porta a casa una bella vittoria in rimonta: al vantaggio bianconero firmato da Dino Baggio rispondono Firicano e Oliveira. La Sardegna sogna ad occhi aperti.

Ma il risveglio sarà brusco. In semifinale il Cagliari si ritrova davanti un altro club italiano, questa volta è l'Inter. Anche stavolta la partita d'andata si gioca al Sant'Elia, la partita è equilibrata e intorno all'ora di gioco il risultato è in favore degli ospiti (2-1), fino a quando Giorgi non decide di cambiare il corso dell'incontro. Prima inserisce Critini che firma il gol del pareggio, poi butta in campo Pancaro e quest'ultimo realizza la rete del 3-2. Rimonta completata e il tecnico rossoblù si lancia verso il terzino autore del gol vittoria. Quindici giorni dopo si va a San Siro forti del vantaggio ottenuto nella gara d'andata, ma a Milano si presenta un altro Cagliari. 3-0 a favore dei nerazzurri. Il sogno cagliaritano si spezza sul più bello.

Rimane il ricordo di una grande impresa, di una squadra che ha fatto sognare il pubblico cagliaritano e che ha tenuto alto l'onore della città in tutta Europa.


Articolo e rubrica a cura di Marco Deiana